L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Pullman e la Chiesa

Pullman e la Chiesa 

Questo è un articolo di "la stampa" trovato in Internet che parla della reazione della Chiesa allo splendido romanzo di Philip Pullman. 
PS. Mi sono permessa di cambiare alcuni nomi errati come il titolo che tradotto non vuole dire:"la bussola dorata" ma "L'aletiometro".




Proteste, appelli al boicottaggio, mobilitazione delle Chiese e una rara convergenza fra gruppi militanti cattolici ed evangelici: l’oggetto della condanna è «Golden Compass», film uscito nel 2007, accusato di «denigrare il cristianesimo» e di «fomentare l’ateismo» nelle giovani generazioni nel bel mezzo delle feste natalizie. 

«Golden Compass» è basato sul primo romanzo della trilogia del britannico Philip Pullman e racconta la storia della piccola Lyra che indagando sulla scomparsa dell’amica del cuore arriva in un mondo parallelo governato dall’autoritario Magisterium che ricorda il potere temporale della Chiesa. L'aletiometro è l’oggetto magico che accompagna la piccola Lyra nella ricerca della verità, ma il racconto fantastico destinato ai più giovani è definito dalla Lega cattolica un «assalto al cristianesimo». Anche perché nel mondo parallelo ogni personaggio è affiancato da un animale che ne rappresenta l’anima (daimon), smontando così l’idea della vita umana descritta dalla Bibbia. «La trilogia di Pullman punta a portare i bambini sulla strada dell’ateismo», accusa William Donahue, presidente della Lega cattolica, ricordando che nel terzo libro la bambina uccide un personaggio chiamato «Dio». 

Da qui la mobilitazione: il Christian Post è uscito ieri titolando «Appello ai cristiani per sollevarsi contro Golden Compass» e in più diocesi gruppi di attivisti pianificano proteste, dal picchettaggio delle sale all’acquisto in massa di biglietti per lasciare i cinema vuoti. Per avere un’idea di cosa implica l’appello di Donahue basta pensare che la Lega cattolica «per i diritti civili e religiosi» conta oltre 350 mila iscritti negli Usa, ha il quartier generale nella sede dell’arcidiocesi di New York e gode dell’aperto sostegno anche di rappresentanti delle arcidiocesi di Los Angeles, Denver e Boston. Già in occasione del film «L’Ultima tentazione di Cristo» e di alcune puntate del telefilm «South Park» la Lega era scesa sul piede di guerra ed ora Donahue torna alla carica: «Siamo all’inizio di una campagna perché il lancio del film anticipa l’arrivo nelle librerie dei volumi di Pullman che proprio durante il periodo di Natale diffonderanno inganni e false verità, puntando a corrompere i più piccoli». 

Nell’impegno per difendere i fondamenti della fede cristiana, la Lega cattolica trova come alleati alcuni dei gruppi evangelici più combattivi come il «Focus on the Family» di James Dobson e la «Commissione cristiana su film e tv» di Ted Baehr che daranno alle stampe delle pubblicazioni ad hoc per ribattere ai messaggi del «Golden Compass». Di fronte alle polemiche i produttori di New Line hanno respinto le accuse «perché è una pellicola su coraggio, responsabilità, amore e libertà», mentre Pullman ha reagito dalle colonne del Chicago Tribune definendo «dittatori» tutti coloro che «si oppongono a film o libri»: «Nel mondo che voglio non c’è spazio per i dittatori, sono un democratico», afferma lo scrittore, secondo il quale «Golden Compass» non dovrebbe causare più scandalo di quanto non ve ne fu lo scorso anno per il film «Cronache di Narnia». La contro-replica è arrivata da Adam Holz, direttore della rivista Plugged online di «Focus on the Family», con un lungo editoriale intitolato «Simpatia per il Diavolo». 


Io sono d'accordo con lo scrittore e tutte queste polemiche ci fanno solo capire che la Chiesa non accetta le idee delle persone. Non ho parole per ciò che pensano, portare i bambini all'ateismo... Pullman ha scritto una favola degna di vivere nei secoli e se la Chiesa vuole trasformarsi in un esercito per non essere danneggiata faccia pure, in tal modo sarà lei a portare i bambini all'ateismo. 
Ah e i daimon sono la creazione più bella del libro, in quanto portano amicizia là dove alberga la solitudine. 

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