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Visualizzazione dei post da settembre, 2015

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Senza tempo, contro il tempo

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Ho chiuso gli occhi per un attimo e mi è sembrato di morire.  Sono stata in una grande, gigantesca stanza con tante persone che nutrivano i miei stessi interessi e mi è sembrato di essere nel posto giusto.  Urlando e gridando mi è sembrato di non poterne più.  Ascoltando mi è sembrato di poter smettere di stare qui.  E niente di tutto ciò è stata sembianza.  Quel poco che si è venuto a creare nella mia vita è reale, perché caccio le possibilità come se fossero bestie rare, quasi estinte, ed io un efferato bracconiere, pronto a tutto per accaparrarsi quel prezioso premio.  Ogni tanto mi chiedo se ci sarà mai qualcosa di più.  Non sono in grado di accontentarmi, mi muovo in constante ricerca e sono stanca, ma non posso fermarmi. Non voglio, perché non sono abituata a farlo e, ormai, è diventato un vizio. Ed io mi vizio da sola, pur sapendo che il ricorrente non mi si è mai attaccato addosso.  Mi sembra di essere un'anima vagante. Mi sembra così perché lo sono. 

Segui i tuoi sogni...

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...Semplicemente. Oasis - Stand By Me Questo periodo per me è un disastro. Credevo sarebbero state tutte scelte lineari e semplici. Scelte che avevo in qualche modo già preso e invece non è stato così... Quando t'iscrivi al liceo non pensi nemmeno per un istante al futuro, pensi solo che quello è il posto in cui sei obbligato a stare per cinque anni. Ed è così facile. Tutto ti viene imposto, ti viene dato. Dopo, invece, cominciano i disordini. Verso la fine del liceo ci sono voci che ti chiedono da ogni angolo di dir loro dove andrai poi, cosa hai intenzione di fare poi. Il problema, nella maggior parte dei casi, è che non si è mai pensato ad un poi. C'è sempre stato il clamoroso adesso. Dovevamo studiare quello che non ci piaceva senza capire perché, senza avere nemmeno la più pallida idea di come sarebbe stato il mondo fuori da quelle quattro mura. E alla fine? Alla fine ci si aspetta che tu sappia barcamenarti tra quel milione di scelte che, è bene dirlo, condizio