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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Alto come il cielo

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In un paesaggio dove il freddo e il gelo si manifestano alla vista, nasce la vita. Come se volesse beffarsi di Dio, un albero cresce, cresce, cresce, alto fino al cielo. Il cielo, grigio e lattiginoso, accoglie il verde intenso dell'albero e quel suo profumo che risveglia le sensazioni. Il profumo penetrante del pino perforerebbe le narici di qualsiasi essere vivente. C'è solo lui, tutto il resto sa di acqua. Acqua che viene dal cielo, acqua che ristagna in terra sotto il ghiaccio. E il gelo diventa fumo; fluttua sopra il ghiaccio minacciando di attaccare l'albero. Ma il pino lo accoglie, fa del gelo una fonte di vita, fa del gelo il motivo per cui i suoi aghi rimangano verdi e in salute. Il verde acceca ancora, alto, bello e profumato; si staglia e troneggia, alto come l'aurora.

Libertà e tutto quel che segue

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Un tir mi ha quasi travolta. Una ruspa non mi ha vista mentre passavo. Un ciclista ci ha quasi messo le penne. Senza questi quasi o sarei morta o in galera. Tutti simpatici aneddoti per dirvi che ho passato l'esame per la patente e che ora mi sto allenando alla guida. Sono decisamente un pericolo pubblico, però me la cavo. Guidare mi piace, mi dà una sensazione d'indipendenza e di libertà che, voi saprete, mi sta molto a cuore. La libertà... me ne sto concedendo tantissima negli ultimi tempi, sto cominciando a dire quel che penso senza paura. Voi non noterete la differenza (qui sul blog ho sempre espresso i miei pensieri), ma qui, a casa, a scuola e tutto quel che segue (citazione da giovane Holden di Salinger), la differenza si nota non poco. Ho sempre avuto vergogna di parlare di fronte alla gente, ho sempre avuto paura che i miei pensieri fossero sbagliati, in qualche modo, e così, se non con poche eccezioni, mi sono sempre trattenuta dal dire la mia in occasioni che non f

Solo una manciata di...

Impressioni di Settembre - PFM (Premiata Forneria Marconi)  C'è una catena di liquori davanti a me e una catena di atomi di carbonio sotto la mia penna. Il profumo di November Rain mi piace, ma mai quanto la canzone che sto ascoltando. Fichte è un pazzo, Shelling è inutile e Pascal è il mio maestro di vita. C'è profumo di pioggia, ma fuori c'è il sole. Uno scherzo. Quel liquore ha quaranta gradi e quell'altro ne ha quindici. Metil-benzene. Kant non mi ha insegnato niente, ma è comunque un genio. Gandhi non ha mai vinto il Nobel per la pace. Uno scherzo. Progressive rock. Mug. Un vecchio sintetizzatore. Quel liquore avrà cent'anni. Questa canzone avrà l'età di mio padre. Leopardi è del 1798. Talete mi sembra finito ieri. Socrate parlava di api, adoro Socrate. Adoro Aristotele. Adoro questa canzone. Il sole filtra dalle finestre. Il sole ha cinque miliardi di anni. La pioggia... la pioggia da quanto tempo cade? Quattrocento milioni di anni fa, g