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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Io odio Hitler

I Hate Hitler - John Williams In questi giorni se ne sente parlare ovunque, e a ragione. Oggi è l'anniversario della liberazione dal campo di sterminio di Auschwitz. Non mi soffermerò sul: "non dimenticare". Sono certa che già mille insegnanti e mille persone che conoscete vi avranno detto: "non dimenticare". E il non dimenticare è importante, importantissimo, per tramandare la conoscenza. Ma, se il non dimenticare deve essere presente nelle nostre vite, allora dovremmo prendere in considerazione anche un altro punto di vista. Ieri ho visto Storia di una Ladra di Libri. Non ho letto il libro (lo leggerò sicuramente) e il film mi è piaciuto un bel po', ma vorrei soffermarmi su una scena particolare di questo film. Una scena che mi ha colpita moltissimo. Agli inizi del film, la bambina protagonista, nell'innocenza della giovane età, sussurra al padre adottivo che odia Hitler; per via del fatto che, tra le varie deportazioni, c'era anche quella d

Il fervore ritrovato

I Will Be There - Odessa Quando ho letto il libro "Resta Anche Domani" di Gayle Forman sono rimasta piacevolmente colpita dalla profondità degli argomenti trattati e dalla dolcezza con cui vengono descritti. In quel libro avevo visto il sentimento dell'amore, amore in senso generale. Resta Anche Domani non era una storia di due ragazzi innamorati, era molto di più. Ieri ho guardato il film. Pensavo che mi avrebbe deluso, ma non è stato così. Ho visto un film diverso dal libro che avevo letto, sebbene fosse molto rispettoso della trama. Ho visto l'altro punto di vista. Lo stesso libro, ma focalizzato sull'innamoramento dei protagonisti. Davvero bello. Davvero interessante. Nel libro, e nel film, la protagonista, dopo un traumatico incidente in macchina in cui è coinvolta tutta la sua famiglia, riesce a staccarsi dal suo corpo e a vedere quello che le accade intorno, ricordando a tratti avvenimenti del passato. Naturalmente questo libro, drammatico com'è

Je Suis Charlie

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"Je ne suis pas d'accord avec vos idées et je me battrais pour que vous puissiez les exprimer"  Voltaire.  "Non condivido le tue idee, ma darei la vita perché tu le possa esprimere" Se ne sente parlare ovunque, vero? Si sentono critiche a tutto e tutti, si sente dire che adesso si dovrà imbastire una guerra contro gli attentatori o che si dovrà smettere di fare satira perché provocare non è giusto. "Questi islamici, musulmani sono tutti uguali e fanatici, cacciamoli!" dicono. "Sono morte dodici persone e in Francia, cosa me ne frega?" dicono poi. E ancora: "Se la sono cercata, non avevano rispetto, insultavano e offendevano qualcosa su cui non si dovrebbe scherzare". Non voglio scrivere una pappardella e non voglio nemmeno ribattere o spiegare eventi senza le competenze per farlo. Voglio solo... esprimere la mia idea. Charlie Hebdo è un giornale satirico. Non offende, non insulta, semplicemente ricama una storia con una

Voleremo dal Kilimanjaro... Buon anno!

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I Can Fly - Lana Del Rey 1 gennaio 2015 (2:23) La depressione post prima ora di un nuovo anno cade come al solito, ed è veloce. A venire e ad andarsene. Forse perché l'essere estremamente forzati a divertirci... non ci diverte. Forse per il fatto che siamo sempre le solite persone, anno dopo anno. Io però sono abbastanza felice di essere sempre la solita persona; anche se probabilmente non ho trovato le persone giuste con cui condividere me stessa. Ed è questo uno dei più grandi miei obiettivi del 2015: scoprire quella persona che mi fa scoprire me stessa, continuare ad esserlo e non arrendermi. Sono stata abituata sin da piccola a non arrendermi mai, anche a duro prezzo. Ho sempre rigettato l'idea dare il cento per cento di me stessa, non l'ho mai fatto. Credo che sia arrivato il momento di diventare instancabile, anche se mi fa paura. Ho la certezza che quest'anno comincerà la mia strada in salita. Una salita ripidissima e lo so perché ho scelto uno dei mestie