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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Segnalazione: I Guardiani degli Inferi e Liebster Award

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Ciao a tutti! Oggi doppio post: nella prima parte segnalerò un libro di un'autrice emergente italiana e nella seconda... beh, lo avete capito dal titolo, Liebster Award! SEGNALAZIONE:  Titolo: I Guardiani degli Inferi - La Sposa Oscura Autore: Daniela Ruggero Prezzo: 0,99 € Formato: (purtroppo, solo) Kindle Pagine: 235 (previsto) Editore: Lettere Animate L'autrice: Daniela Ruggero nasce a Torino il 30 Settembre 1976, sposata e mamma. Nella vita di tutti i giorni è un'infermiera, mentre nel tempo libero scrive. E' una lettrice compulsiva, dipendente dal genere Horror e Noir. Ama il Fantasy in tutte le sue sfaccettature, ma non disdegna una buna storia anche se non fa parte di queste categorie. Autrice della Saga Urban Fantasy: I Guardiani degli Inferi. La Sposa Oscura 24 agosto 2014, Lettere Animate Oblio, racconto, spin off gratuito Genesi 3 febbraio 2015, Lettere Animate Trama: Per la trama vi lascio il link di Amazon al libro, nel quale potrete

Esperienza fotonica

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Emozioni - Battisti "Ora dobbiamo respirare fortissimo e riempirci i polmoni di aria" e fu così che respirai per la prima volta la Francia, per la prima volta Parigi. La prima cosa che ho visto è stato il cielo e un palazzo. Un palazzo bianco che assomigliava tanto a come avevo immaginato la casa di Marine nel mio libro. In quel momento Parigi mi aveva già fatta sua. Tutto di quella città mi rendeva felice. Gli antichi palazzi, l'onnipresente Senna, gli alberi secolari mi lasciavano senza fiato e con un meraviglioso calore nel cuore. Parigi mi scaldava il cuore, sentivo tutta la meraviglia che vagava con il vento, sentivo la magia. E' stato quando ho visto da sotto la torre Eiffel che mi sono sentita splendidamente impotente e felice. Tutto quel ferro che si attorcigliava fino alla cima con impresso il nome di Dumas nel mezzo. Gli alberi mezzi spogli e mezzi fioriti. Il vento che smuoveva qualsiasi cosa. Stavo vivendo dentro il mio libro. Ho vissuto qualcosa d

Nous nous reverrons, au dimanche

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Buongiorno... forse è meglio buonanotte (00:05)... Buonanotte! Prima che andiate a dormire, e che vada anche io, vi volevo dire qualcosa. Domani parto per Parigi, non ci starò molto tempo, ma non ha importanza. Parigi deve essere meravigliosa e anche quelle quattro strade che riuscirò a vedere lo saranno. Parigi è una città molto speciale per me. So che può sembrare una frase scontata, ma non lo è. A Parigi ho ambientato il mio libro e forse c'è una buona possibilità che in futuro possiate leggerlo. Parigi mi ha accompagnata in questo libro per ben tre anni e, sebbene non conosca affatto questa città, se non per puro studio, questa città ha cominciato a vivere un po' in me e io vivrò sempre un po' in questa città. Parigi ha dato modo al mio libro di esistere, insieme a tutti quelli che l'hanno sostenuto, fra i quali ci siete voi, che mi leggete. Voglio raccontarvi tanto e tanto e tanto. Tutto quello che accadrà. Spero sarà bello o comunque sarà... particolare. Inso

La vita non è un dono

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Tom Odell - Heal Punto i piedi per terra, le punte delle converse che si ficcano per bene in ogni pertugio. Adoro camminare, ma questa marcia mi sta solo facendo innervosire di più. Vedo una farfalla bianca a terra, su un filo d'erba, che vola un po' più su e si poggia sul muro di pietra. Mi calmo. Capisco la mia idea. So perché m'infurio. La vita è un dono, dicono. L'eutanasia è un peccato, dicono. E a me salgono involontariamente le lacrime agli occhi e un impulso di rabbia nel cuore. Sapete cosa penso? Che la vita non sia un dono. Penso che la vita sia un ciclo e che sia un ciclo incredibilmente bello. E sono arrivata alla conclusione che la morte non esiste, perché la materia si trasforma, ma non si distrugge mai. Io sono attaccata alla vita come un diabetico alla sua insulina. Mai, mai, mai vorrei consigliare l'eutanasia, mai vorrei spronare all'eutanasia, ma non sono un'ipocrita. L'ipocrisia di chi parla del dono della vita non ha eguali e