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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Innocenza perduta.

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Gods and Monsters - Lana del Rey Ho perduto l'innocenza. Così dicono, almeno. E' vero, ho perduto l'innocenza, ma è stato così solo perché non l'ho mai voluta trattenere. Uno scrittore innocente non vale niente, non per me. E poi l'innocenza per me era solo un adattamento, non una predisposizione. Era qualcosa che mi sarebbe servita finché non sarei cresciuta abbastanza da voler conoscere lo sporco del mondo. Cosa significa perdere l'innocenza? Quando la si perde? Fumando una sigaretta. Facendo sesso. Fumando una sigaretta dopo aver fatto sesso. Scorgendo una prostituta ai bordi della strada e sentirla chiamarti, come se tu fossi chissà chi, e poi vedendola il minuto dopo salire sulla macchina di un tizio con la testa mezza calva e gli occhi infossati. Guardando uno dei tuoi migliori amici inalare cocaina. Là, impotente. Vedendo quella che era stata una delle tue più forti rivali consumarsi dietro l'anoressia, usando la malattia come uno scud

Il pentametro giambico è solo un verso vuoto, chiuso tra me e le onde del "di là"

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Aggiornamento sul tempo: piove e fa freddo. Aggiornamento sugli eventi: oggi nel mio paese c'è una manifestazione a favore dei diritti LGBT e contro le idee delle Sentinelle (a favore della famiglia tradizionale). Aggiornamento sul mio attuale stato: non potrò andarci perché devo studiare filosofia. Devo studiare Marx, Comte, Bergson, Nietzsche, Freud, Adler, Heidegger e Sartre. Filosofi che hanno scritto le loro opere per far sentire le loro voci e le loro opinioni. In questo momento sto studiando le opinioni degli altri senza poter esprimere la mia. Un paradosso. Se fossi la mia professoressa di filosofia direi ai miei alunni di lasciar perdere e andare a comportarsi come filosofi veri, a fare filosofia. Purtroppo non lo sono. E, in questo mondo, nella mia classe, nella mia scuola, è più importante sapere la vita di un'altra persona, o almeno è prioritario saperla rispetto al vivere la propria. Me ne farò una ragione. Sapete cosa? Non riesco più a farmi una ragione di

E se ci stessero schiavizzando?

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Different - Joan Jett and Miley Cyrus Se un giorno ci trovassimo più adulti e camminassimo per strada, in mezzo a tutto quel turbinio di gente, le rotelle nella nostra mente ci farebbero impazzire. Allora ci fermeremmo, chiuderemmo gli occhi e respireremmo. Penseremmo immancabilmente a tutto ciò che non funziona in noi, a tutti i disastri che abbiamo fatto. Ci hanno sempre insegnato come ci si deve comportare quando si perde e come quando si vince. Nessuno c'insegna mai come vincere. Nessuno ci dice mai che vincere è importante. Nessuno ci dice mai: "Dài tutto quello che hai, non ti arrendere, non ci sarà una seconda possibilità, devi farlo adesso". Tutti ci dicono che la vita va avanti. "La vita va avanti, se perdi non muori, se non ti piace lascia, ci sarà qualcosa di più comodo. Ci sarà sicuramente qualcosa di più facile..." Basta! Non voglio qualcosa di più facile, non voglio abbandonare, non voglio arrendermi, non voglio che la mia vita vada avan

Si chiamava Klodian Elezi, aveva gli occhi pieni di volontà.

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Non Farti Cadere le Braccia - Edoardo Bennato Albania, Egitto, Marocco, Libia, Siria, Nigeria. Il sogno di un giovane di lavorare. Il sogno di un vecchio di vivere ancora un po'. Il sogno di una madre di dare da vivere al proprio figlio. Il sogno di un bambino di non avere più paura. Il sogno di un adulto di credere in ciò che desidera. Il sogno di studiare. Il sogno di non morire. Il sogno di non mettere i piedi su una mina antiuomo. Ho visto occhi piangere, lottare, infuocarsi di rabbia, accendersi di speranza, tristi di abbandono e felici di un nuovo mondo. Ho visto persone rannicchiate per terra, al buio, ben attente che la luce della sorveglianza non si posasse su di loro. Li ho visti scattare, con una forza straordinaria, verso quella che noi chiamiamo "barca della morte" e che loro chiamano "barca della vita". Li ho visti cadere sulla terra ferma, sfiniti, e poi rialzarsi con del sangue nuovo nelle vene. Nei loro occhi non c'è noia, c'è volo