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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Sono arrivata alla conclusione che mi sto antipatica!

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In questi giorni sto ridendo e piangendo tanto. Rido e un momento dopo piango, che dire, sono strana. Rido perché non voglio piangere, perché questa vita mi piace troppo per passarla piangendo. I miei voti fanno pena, ma questo non mi preoccupa poi tanto. I voti non mi hanno mai preoccupato. Non sono mai stata una fissata. So di non essere stupida e so che ce la posso fare. Questo è il mio trucco per la promozione. Quando lo dico penso che mi prenderei a sberle. Mi prenderei a sberle per ogni cosa se devo proprio essere sincera. Mi trovo così insopportabile. Sono vanitosa e mi lascio passare tutto sopra come fosse acqua. Niente è per sempre. Non prendo niente in modo serio. Credo di poter diventare qualcuno a questo mondo, quando non c'è lavoro e gente migliore di me non ce la fa. Eppure io insisto, diventerò una scrittrice perché sono brava, perché non voglio fare altro. E ne sono fastidiosamente certa. E' come se avessi in mano il mondo e lo potessi rigirare a mio piacim

Nostalgia...

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Mi mancate. Mi manchi classe mia, eri meravigliosa. Non esisti più. Chi può avere così tanta cattiveria da far estinguere un'anima? Ogni tanto, quando sto là seduta su quella sedia, la mia mente scappa da fisica, scappa dall'equazione della retta principale del fascio di rette di algebra e si guarda intorno per trovare risate e freschezza. La mia mente viene inondata da una sorta di angoscia insopportabile e i miei occhi si fanno un tantino lucidi. Tanto lucidi. Talmente lucidi che un passo in più verso i ricordi e i goccioloni scenderebbero giù sulle guance come un fiume in piena. Come l'acqua che scende ora dal cielo. Ripenso alle risate, all'umorismo, a quanto ci adoravano e ci odiavano. Al fatto che non ci fosse un momento di pace, di noia. Al fatto che eravamo tutti amici. In questa nuova classe alcuni non parlano nemmeno con altri che stavano con loro dalla prima liceo. In questa nuova classe ci sono i gruppetti. Odiosi, brutti gruppetti che non si unirann

Bah... che dire? Insegnanti...

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Venitemi a chiedere perché alle nove meno dieci di sera vengo a fare un post e non vi so rispondere. Non vi so dire molto a dire la verità, la scuola è iniziata, male ovviamente e io adoro filosofia. L'interrogazioni di scienze è andata bene, grazie al cielo, ma la verifica di storia (ç_ç giuro che detesto la mia prof) è andata male, per non parlare di matematica. Ma tanto siamo all'inizio. E' la fatidica frase che dico ogni santo anno, dopo: "Da quest'anno studio" dell'estate e "questo quadrimestre non prendo nemmeno un'insufficienza" dell'inizio della scuola (prima di una verifica o un'interrogazione, ovvio). Poi i buoni propositi vanno definitivamente in fumo e mi ritrovo con quattro materie giù al pagellino del secondo quadrimestre. Vi giuro che se voi veniste interrogati dalla mia prof di scienze, o prendereste a bastonate un vostro compagno, o bacereste tutti i muri della scuola per la felicità. Lei ci mette tutti nei ri

Mythological Meme

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Ciao! Torno qui sul blog per il Mytological Meme *-----* che mi ha passato Starlight  e ringrazio anche davvero tanto per i premi ricevuti da Laura Mint    e da Aui98  per i premi che mi hanno donato, li ho già ricevuti, ma è sempre un piacere pensare che ci sia qualcuno che mi ritenga così meritevole di premi ^_^ Bene, il meme è abbastanza particolare e davvero B E L L I S S I M O ! Ma non tutti sapranno farlo suppongo, perché è per gli amanti della mitologia! Consiste in 16 domande e nel donarlo poi a 4 blog! *w* 1. Qual è il tuo "Pantheon di divinità" preferito? Sicuramente quello romano, nel senso, con i nomi romani, è classico ovviamente, ma lo preferisco di gran lunga a tutti gli altri :) 2. Qual è la tua divinità preferita e perché? Oh, questa è difficile, probabilmente Diana, o anche Astrea (nome greco). Credo che però Diana sia colei che preferisco, perché la trovo nobile, forte d'animo, l'ho sempre associata un po' ad Atena, lei però è la dea d

Filosofi burloni e verifica con colui che ha infranto il muro del suono... -.-"

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Io cerco di fare post ogni 2 giorni, alcune volte ne passano tre, altre 5 altre vorrei scrivere sei post nello stesso giorno. Com'è vero che l'anima umana non può essere schematizzata. La verità è che scrivo questo postino per rilassarmi, dopo 2 estenuanti ore di studio della storia! Il bello è che il nuovo libro mi piace, altrimenti farei come l'anno scorso e non ci perderei tempo sopra... E mi piacciono anche gli argomenti, pazzesco no? Certo che questa terza superiore è proprio strana. Molto molto. Mi piacciono le cose che studiamo a cominciare da filosofia e a continuare con storia! Ma io dico, storia mi ha fatto sempre sbadigliare come un ghiro che non dorme da giorni e invece, quest'anno che s'inventa? Diventa interessante! Una cosa inaudita, come inaudito è che non veda l'ora di studiare la Divina Commedia o di continuare quel Parmenide che continuava con l'essere e il non-essere. Perché l'essere non può avere origine, perché l'essere dov

Sbagliare...

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Sapete cosa penso ogni giorno? Penso che la vita sia una sola. Penso che sprecarla sarebbe ciò che di più stupido potremmo fare. Io stessa spreco la mia vita volendo sempre lo stesso ragazzo che, importante davvero, non mi desidera. Si chiama masochismo o amore, sono un po' la stessa cosa alla fine. A parte questo, non penso di starla sprecando tanto. E ora parto con il discorso filosofico, quello che con l'amore non c'entra, per la gioia di tutti voi che non ne potete più di sentirmene parlare. Ho sedici anni, sono una ragazzina, sono piccola, ho ancora tutta la vita davanti, le persone dicono così. Non tutte, ovvio, la maggior parte. Eppure io non mi sento appena nata, no e nemmeno voglio aspettare di essere "grande". E' stupido. Perché dovrei aspettare? Chi lo sa cosa riserva la vita? Chi lo sa, facendo le corna, che io abbia un lungo futuro davanti a me? Perché aspettare, aspettare cosa? Che il mondo mi prenda nelle sue grinfie e mi comandi come un

Pan–Koutì

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Lo so, lo so che sono passati solo due giorni dall'ultimo post. Che scrivo troppo, lo so. Ma avevo bisogno di scrivere, ne ho tremendamente voglia. E' che oggi mi sento strana. Non è forse sempre così? Non c'è un giorno in cui io sia uguale a quello prima... Ditemi che anche voi siete in continuo cambiamento...? Oggi c'è un così brutto tempo qui. Dovreste vedere, non piove, però, è triste, è nuvoloso. So che a molti di voi piace, ma a me mette tristezza non potere vedere il sole. Quello che ci fa vivere. Perché noi possiamo dire tutto quello che vogliamo, ma viviamo grazie al sole prima di tutto. E io mi cibo di sole. Amo sentirlo sulla faccia, nonostante rimanga bianca come il latte. Amo quel tepore piacevole sulla pelle. Beh, questo tempo mi fa venire in mente una prigione. Una prigione strana, una nella quale siamo tutti imprigionati insieme e non lo sappiamo. Una in cui si consuma la vita che noi indichiamo in diversi modi: da cani, di lusso, media, sopra

Questo Piccolo Grande Amore...

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Avete presente quando ci sono troppe cose da fare e tutto vi si mischia in testa? Quindi avete proprio lì dentro il caos più totale? Bene, questo è quello che accade nella mia testa in questi "tranquilli" (scherzo ovviamente, quando ci sono di mezzo io niente è tranquillo) giorni d'inizio ottobre. Beh, ho decisamente preso in considerazione il fatto di dimenticar lo , anche se devo ammettere di aver preso questa decisione già in passato. Ma questa volta era molto più plausibile, perché il suo migliore amico è venuto a sapere che mi piace e, ergo, gliel'ha detto. Ma, oggi si è arrabbiato tantissimo perché non l'ho salutato, ergo qualcosa gli importa di me. Oppure gli importa di ricevere attenzioni, oppure gli importo davvero io. Vedete, sono in crisi, non lo so. Lui mi manca tanto e senza non sono molto felice, ma è anche vero che in questi giorni c'è un ragazzo non poco interessante che mi riserva delle attenzioni mica male. Io ne sono contenta, com'

Contest...

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Hello followers!! Sto partecipando al writing contest di Yvaine e sua sorella Mirial... All'inizio del concorso avevamo (noi partecipanti) detto loro di poter pubblicare i nostri racconti... anche se non ricordo il motivo... beh poco male. Io ovviamente avevo detto di sì, perché in fondo il motivo per cui ho aperto questo blog è quello di pubblicare i miei racconti, le mie riflessioni e il corso della mia vita. Una specie di diario di viaggio che potete vedere anche voi. Perciò suppongo che rientri nello spirito di Un cielo di pensieri pubblicare questo piccolo scritto. Mmm... bando alle ciance, pubblichiamo... PS (che non è un post scrittum, ma un pre scrittum in questo caso xD): se non vi dovesse piacere, ditemelo grazie! Aghate e la rue Aghate avvertiva le sue scarpette leggere ticchettare sulle pietre della via. Erano di quel nuovo mar­chio, com'è che si chiamava? Ah, sì, Chanel: la incuriosiva molto. Era fine, delicato e perfetto per una brava donzella co

ATTENZIONE PUO' CAUSARE DEPRESSIONE...

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Sto piangendo come una fontana. Mi sento una bambina. Piango perché sono sciocca, ma questo è l'unico posto in cui mi posso sfogare e nessuno mi critica. La verità è che sono troppo orgogliosa per dire agli altri cosa mi assilla. Non ce la faccio proprio a farmi compatire. Il problema è sempre quello, lui è innamorato di un'altra e io rifiuto, rifiuto ogni possibilità di riscatto. Non è testardaggine, è che io senza di lui non sono felice. Quando mi sorride, mi parla è come se il cielo si aprisse mostrandomi l'infinito. Non posso immaginare qualcun altro accanto a me. Io potrei essere la ragazza più bella, migliore, più dolce, più gentile e amabile del mondo, cosa che non sono, ma anche se lo fossi, a lui piacerebbe lei. Io lei nemmeno la conosco, magari è fantastica, però, io ci sto male. E adesso sono a casa malata e con la febbre che deliro e piango ascoltando canzoni dei SUM 41 per farmi male. E non riesco a piangere davanti agli altri. A nessuno. Non riesco n