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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Me contro me

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Francois Hardy - Je Suis Moi Il mio corpo ha in atto una battaglia contro di me. La mia mente ha in atto una battaglia contro la mia mente. Il mio cuore ha in atto una battaglia contro il mio cuore. Quando provo a fidarmi del mio corpo, mi tradisce. Quando provo a fidarmi della mia mente, lei mi tradisce. Quando provo a fidarmi del mio cuore, tu ne sei l'esempio più concreto, lui mi tradisce. Il mio corpo è come una prigione. Come un oggetto di tortura, costruisce dei meccanismi per distruggermi, per annientarmi. Nulla funziona come dovrebbe. Nulla va avanti nel modo corretto. Ed io vorrei fuggire, uscire dal mio corpo, ma non mi è possibile. Quando sento che so, che conosco, quando sento che ogni concetto è fissato nella mia mente, lei fa in modo di agire sulla mia memoria e lo cancella. Cancella la conoscenza solo quando mi serve esibirla. Sebbene io sappia di averla, questo sapere è unidirezionale e purtroppo si trasforma in una mera forma di vanesi