L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa
Ho paura di rovinare tutto se ti parlo... Quei momenti di assoluta complicità, il mio silenzio, il tuo silenzio.
Senza dirti niente continuerà. Dicendoti tutto cambierà.
In meglio o in peggio.

Potrei affidarmi alla prima legge di Murphy:
Se qualcosa può andare storto, sta sicuro che lo farà.

Potrei fidarmi a un detto popolare:
Se non ci provi, non saprai mai.

Chi scelgo? Confusione totale!

 
PS: sembra la mia camera xD

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Addio. Ad un nuovo inizio.

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