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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Che poi, se fosse sempre nessuno, sarebbero tutti.

Ancora aspetto. Aspetto di continuo, sono in un cocente stato di attesa. Non mi rendo conto di nulla. Ho davvero una bolla tutt'intorno. Il primo post che ho pubblicato su questo blog è stato proprio su una bolla. Sull'importanza di crearsi una bolla tutta propria. Una bolla diversa dalle altre, che rifranga la luce in modo particolare e che si rispecchi nei rami degli alberi. Una magnifica bolla. Sapete, io credo che ognuno di noi possa trasformare qualcosa di banale in qualcosa di suo, di speciale. Fantasticherie. Daphne di Apri le porte della fantasia mi ha taggato in un book Tag. La ringrazio tantissimo perché è sempre dolcissima e poi vi consiglio di dare un'occhiata al suo blog che spazia molto nelle categorie letterarie e io stessa trovo spesso libri che poi adoro! Spero di non annoiarvi e cominciamo! Il tag si chiama Epic Reads Book Tag: 1. Se potessi invitare un autore o un personaggio di un libro per un tè, chi inviteresti? Se fossero le cinque, se foss

Lo imprimerò sulla mia pelle

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Dream - Imagine Dragons Sono immersa nello studio fino alle costole e mi piace, stranamente. Mi sono un po' alienata a dire il vero, ma è come se vivessi in una specie di mondo parallelo. Solo io, i miei compagni e l'esame. Tutto il mondo sta vivendo questo momento. E poi, tutto questo, mi esula dai pensieri. Dai pensieri che non mi lasciavano dormire la notte. So che mi dovrò svegliare, so che dovrò dire, so che dovrò scrivere e lo farò, alla fine. E' stata una piccola cosa, un piccolo mattoncino caduto e io sono crollata; come se, alla caduta di un capello, una persona dovesse sgretolarsi. E' stata una piccola e grande cosa. Un dolore che può sembrare di poca importanza, ma che vissuto adesso è grandissimo. Un po' come sempre. Gli adolescenti prendono in giro le sofferenze dei bambini, gli adulti quelle degli adolescenti, i vecchi quelle degli adulti e i saggi, quelli anziani, ma che sono rimasti bambini capiscono che ogni sofferenza è la medicina più ama