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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

La mia passione: l'odiata realtà

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Beating Heart - Ellie Goulding  Una rosa prima fa sbiadire i propri petali che virano dal rosso al bianco sporco di sangue e poi lascia che cadano tra le intemperie che un temporale scatena. Muore lentamente, muore con dignità, vanificando la propria bellezza e spogliandosi di essa.  Un ragazzo cerca in un cestino dell'immondizia di che vivere. E' crudele, è massacrante, è bellissimo. Bellissimo vedere come non sia affatto pietoso, vedere quanto urli per il dolore di doversi ridurre a tanto pur di mangiare sempre mantenendo il decoro.  Decoro che contraddistingue una persona da un essere vivente.  Una dignità che ho visto nei vecchi video del nazismo, era lì, in quegli ebrei, zingari, neri deportati e affamati alla follia e, invece, non c'era negli occhi di coloro che li seviziavano.  E' tanto vuota la freddezza dell'ordine assoluto, quanto è pieno l'infiammato calore del disordine disperato.  Sono giovane, ma ho visto tanto, ho visto abbastanza per

Randoooooom things :D

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Alcuni giorni fa c'è stata l'assemblea d'istituto solo per le quarte e le quinte, per l'orientamento. Per l'università. Sono venute una quantità abbastanza alta di università ad esporci il loro istituto. L'università degli studi di Milano non c'era, quella statale (perché la cattolica costa troppo e non ci andrei comunque) e allora ho guardato un po' in giro. Mi è piaciuta moltissimo L'università di Verona, davvero tanto e mi sono studiata circa un migliaio di volte il depliant e le varie carte che mi hanno dato. So già di volermi laureare in lettere nonostante la gente mi dica che non si trovi lavoro e che dovrei intraprendere il lavoro dei miei genitori. Onestamente non ho abbastanza voglia di studiare (anzi non è alcuna) per farmi undici anni di medicina e specializzazione. E poi non mi piace, non mi piace proprio. A Verona mi hanno spiegato che farei i primi tre anni e alla fine di questi sarei già laureata in lettere e poi per finire il quinq

Giudizi e Giustizia.

La gente giudica, giudica senza sapere niente. Senza conoscere una persona, la gente giudica e si convince che sa e predica ovunque la propria saggezza. Tutti gli esseri umani si fanno delle opinioni, ma giudicare è diverso. Giudicare è esprimere una sentenza con prove vane, senza interrogatori, senza un vero e proprio delitto. La gente giudica perché è invidiosa, stupida, cattiva. Giudica alle spalle degli altri, nascondendosi dietro la propria falsità. Illudendo chi vale davvero qualcosa. Poi però la verità viene a galla, perché alla fine la verità si scopre sempre. Fa male questa verità, brucia, ma è comunque meglio di tutte le bugie. Sapere di essere giudicata in questo modo da alcune persone mi ha reso solo più forte di prima. Oltre agli insulti ovvi che ogni essere con poca fantasia potrebbe esprimere nei confronti di una ragazza, mi è stato detto molto altro. Alle spalle. Mi è stato detto che non ho personalità, mi è stato detto che mi vanto di star scrivendo un libro, mi s

Valentine Tag!

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Oggi tanto per elogiare la mia stupenda vita da single, faccio il Valentine's Tag. Sono stata taggata da Umberta del blog Opticallilluscion  e la ringrazio tanto :D Il tag consiste nell'inserire l'immagine che vedete qui sopra, rispondere a delle domande e se volete nominare chi vi ha taggati. Le domande: 1. Qual è stato il tuo S. Valentino più brutto? Onestamente non credo di aver mai passato un brutto S. Valentino, insomma o era bello o non gli davo peso. Non ho mai preso molto in considerazione questa festa :) 2. Quali aspetti del giorno di S. Valentino apprezzi di più? Apprezzo il fatto che c'è sempre qualcuno che compra dei dolci per gli amici, per la famiglia o per me e basta eheh 3. Cosa non riesci proprio a sopportare di S. Valentino? Il fatto che è una festa commerciale e che non serve proprio niente, non si sta nemmeno a casa da scuola... voglio dire, rendiamoci conto! 4. Il più bel regalo (e se vuoi il più brutto) ricevuto in questa festa. A dire

Radioactive

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Radioactive - Imagine Drangons Ho sempre pensato che ci fosse un motivo per tutto. Adesso ho paura che ci sia un motivo per cui lui si stia riavvicinando. Quel lui. Quello di quando ho iniziato a scrivere qui sul blog. Mi sono innamorata di lui quando avevo quattordici anni, dopo che lui lo era stato di me. E' stata la prima persona che mi sia piaciuta davvero, la prima e l'ultima. L'anno scorso sono riuscita a togliermelo dalla testa, dopo non averlo visto praticamente per un anno intero. E adesso sta tornando. Com'è possibile? Com'è possibile che un ragazzo dolce e premuroso che mi dimostra giorno per giorno quanto mi voglia bene, non riesca a suscitare in me nemmeno la decima parte di quello che mi fa provare lui quando mi sfiora. Non voglio che torni. A costo di rimanere con il cuore di ghiaccio per sempre. A costo di non innamorarmi mai più. Quattro anni. Non mi sono bastati quattro dannati anni a capire che devo stare lontana da lui e in caso sia lui a

Che delirio!

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My World - Avril Lavigne  In questo stesso momento dovrei star studiando filosofia, ma la mia natura è purtroppo un'altra e perciò se prima non scrivo qualcosa non mi sento bene. E' stata una giornata lunghissima. Stamattina sono quasi arrivata in ritardo e io non arrivo MAI in ritardo, è uno dei miei record (e non ho intenzione di smentirmi), poi ho cercato di restare in vita durante tutta l'ora di storia e, quando è finita, ho ringraziato il cielo. Ma la parte brutta è arrivata poi, abbiamo cominciato le tre (TRE) ore di matematica e fisica che ci aspettavano. La prima è stata tranquilla, matematica, disequazioni goniometriche che incredibilmente ho capito. Dalla seconda ora si è scatenato il putiferio, siamo andati nel laboratorio di fisica. C'è un'altra cosa tra le tante che dovete sapere di me: sono scontrosa. Mi danno fastidio le persone lente, quelle che arrivano troppo tardi alle cose o che hanno perennemente la faccia da cretini addormentati. Capisco

Finalmente è diverso.

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C'è un momento nel cuore della notte durante il quale le anime dei morti ci guardano e scendono ad accarezzarci le guance, i capelli, gli occhi. Ognuno di noi ha un'anima che lo protegge, un'anima che ha forgiato la nostra prima che nascessimo. La nostra anima ci parla, ci orienta verso la strada che trova più giusta. La mia anima lascia scegliere me perché sa che non mi farei mai guidare da qualcun altro, ma viene lo stesso ogni notte vicino a me ed io sento la sua mano incorporea che accarezza quello che sono diventata. Spero tanto che sia fiera di me. Ma sono certa di sì. E poi capita che la tua anima s'incontri con un'altra anima e che condividano un pezzetto di eternità. La mia anima non si può innamorare, la sua amata è rimasta sulla terra, e allora ha deciso che se non avrebbe orientato mai i miei pensieri, sarebbe stato meglio farmi aprire gli occhi. In una giornata piovosa come quella di oggi, il mio migliore amico mi ha fatto aprire gli occhi, perché