L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Idea

Ieri non sapevo che fare (perché i compiti non sono la mia attività preferita) e ho provato a scrivere qualcosa di getto xD

Ma non la scrivo perché ci sono cose troppo personali e... Mmm meglio di no, potete accontentarvi di questa frase che ho scritto quando ero molto triste (oggi non lo sono, no :D)


A stento trattengo le lacrime. Perché qualcosa è cambiato. Gli occhi mi bruciano, le mani tremano. Vedo il buio quando penso al mio cuore, forse si è sciolto nell'acido della tristezza assoluta. Non cambia, qualcosa vuole farmi un torto. Mi merito di piangere ogni notte per te? Vorrei non sapere amare... ma il mio cuscino, ancora adesso, quando il sole è alto nel cielo, è rovinato dagli aloni delle mie lacrime. Un dolore tale doveva essere rivolto ad un caro morto, non all'amore, non al mio cuore, non a te. Ad un ragazzo che mi fa soffrire senza saperlo.
Il mio è un male d'amore.
Non è vero che ho smesso di truccarmi gli occhi senza motivo. La causa c'è: voglio piangere e voglio che dopo gli altri vedano l'angoscia e la sofferenza provocatomi.
Mi pare di essere Tatiana, ma il mio Alexander non mi ama.

PS sto leggendo Il cavaliere di bronzo, per questo ho scritto l'ultima frase (Tatiana e Alexander sono i due protagonisti)  

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Addio. Ad un nuovo inizio.

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