L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Piove piove...

Piove piove, la gatta non si muove, si accende la candela, si dice buona sera...
Che bello vedere piovere dopo mesi senza acqua (qui), la pioggia delicata è splendida. Adoro stendermi la sera e sentire il ticchettio delle gocce sul tetto. Quando tutto è silenzioso e nessuno è in strada scrivere è a dir poco magico. Ogni odore cambia, l'umidità è al massimo, c'è un profumo di muschio e tutto è più scuro.
Apprezzo la pioggia, come apprezzo il sole. Ma il mio modo di scrivere e di sentirmi muta completamente. Quante belle storie ho raccontato con la pioggia. Quante emozioni diverse.
Ricordo quando ero in gita con la scuola e nessuno aveva l'ombrello, ha cominciato a piovere a dirotto e noi correvamo e urlavamo come matti.



Ballare sotto la pioggia d'estate, le gocce calde e grandi che mi scorrevano sul viso ed io con la bocca aperta e la lingua fuori che provavo a prenderle.
Quando, all'asilo le mie compagnette non ne volevano sapere di uscire perché avevano paura dei tuoni ed io ero uscita in cortile con i maschietti a giocare a pallone divertendomi come mai prima d'allora.
Tempi spensierati. La pioggia porta i ricordi, belli e brutti, la pioggia porta vita, dopo un acquazzone c'è sempre un arcobaleno. Un raggio di sole ha sferzato le nubi e ora vedo una nuova vita sotto quel cielo plumbeo.


BUONA DOMENICA ^_^



Commenti

  1. Un arcobaleno di certezze riscoperte.

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  2. Speriamo che la pioggia arrivi anche qui, c'è bisogno di acqua!! buona serata ... ciao

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    1. Già ce n'è bisogno da ormai troppo tempo, ciao

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  3. Bellissimo testo e meravigliose immagini!
    Ciao Luci@

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  4. Ciao cara, sono tua nuova follower! hai un bellissimo blog, se ti va, passa da me! ti aspetto...un baciotto :*

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