L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Ma che bella dormita... yawn :O

Dopo l'ora legale e quindi la sveglia troneggiante e antipatica di stamattina una bella dormita ci voleva.
Sarà quel che sarà in fatto di risparmio, ma io quest'ora proprio non la reggo. Ho dormito tutta la mattina con l'unico risultato di un gran mal di testa e una giustificazione in latino mal usata.
Il mal di testa è stato, invero, debellato grazie ad una buona ora di sonno ristoratore e ora posso concentrarmi sull'uso della favella in questo piccolo magico post...
A dir la verità poco ho da esprimere, tranne che scienze è, senza ulteriori indugi, la materia più bella della terra e il mio (nostro) professore la spiega assai bene e con gesti continui che rendono il tutto non poco interessante...
Quindi, visto il mio buon umore di questo dì, proporrò a lor signore e signori un testo che scrissi in tempi di guerra u.u (quando fuori dalla finestra infuriava un temporale)




Il temporale infuria.
O mio cielo urla le mie emozioni.
Piangi le mie lacrime. 
Temporale sii la mia anima.
Fondiamoci in un tutt'uno. 

Io e il temporale siamo talmente simili, abbiamo entrambi la capacità di urlare in silenzio.
Quando i tuoni fracassano i suoni c'è come un rumoroso silenzio, vedi tutte le cose più lentamente e le capisci perché riesci ad osservarle meglio. Quando io sto in silenzio il mio cuore è in tempesta e si vedono i tuoni nei miei occhi. Io che urlo con il cuore, il cielo che urla con rumore.


Oggi mi ha parlato, mi ha parlato senza litigare, senza permalosità, abbiamo riso e scherzato. Ogni fibra del mio corpo era con lui, gli altri erano divisi da una barriera, solo io e lui all'interno del nostro magico bunker.
Il mio cuore urlava, come adesso fa ancora insieme al temporale, ai tuoni, ai fulmini e forse anche insieme a *****. 



Vorrei fare una precisazione: ***** non è una parolaccia, bensì il nome di colui che.... già, di colui che?? Va be', ***** è semplicemente il nome di colui che... non deve essere nominato!!



Commenti

  1. Ciao! Ti ho premiata sul mio blog XD http://martensmistakes.blogspot.it/2012/03/blog-100-affidabile.html Vieni a vedere! Un saluto! :D
    ...ops, mi hai preceduto XD
    Non c'è di che!

    RispondiElimina

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