Che giornata stancante >.< è più difficile stare ad ascoltare durante le ore di storia che farsi interrogare in latino! Stavo per addormentarmi, fortunatamente i miei compagni fanno talmente tanto casino che non sarebbe possibile. I miei compagni... quando parlo di loro i miei pensieri volano su 3 o 4 persone e so che l'anno prossimo, se io ancora ci sarò, sarà bruttissimo: ci vogliono smistare! Smistare la nostra classe, quella classe che ha fato infuriare e sbellicare professori d'ogni tipo! Non possono, sarebbe sacrilegio, io poi non li voglio perdere in questo modo. Quando parliamo di questo scherziamo sempre, ma li vedo li sguardi tristi che emergono, per quanto sia improbabile ognuno di noi vuole bene all'altro, dall'ateo al credente, dal brutto al bello, dallo spiritoso all'orso, ci completiamo. Ci completiamo, siamo tanti pezzetti di un puzzle e non possiamo, non
vogliamo disperderci!
Quando penso alle risate che ci facciamo, al cappello di lana che, un freddo giorno d'inverno, abbiamo trovato sotto il banco, abbiamo provato a lanciare in aria e abbiamo scoperto che si attaccava al soffitto. E quando anche la prof di latino ha provato a lanciarlo, ma ha preso il lampadario e le è caduto in testa. Che ridere.
Poi penso anche a ciò che mi hanno insegnato, che certe persone si piacciono, ma non possono stare insieme, perché semplicemente non è destino. Al mio amico che tutto si direbbe meno che possa amare che, invece, l'ama una ragazza, ma lei non vuole lasciare il suo ragazzo per vari motivi e lui si è arreso, ha detto: "Ok, è finita, andiamo avanti". Mi ha fatto capire che se piaci ad un ragazzo lui te lo dice sempre, non esistono le eccezioni, non ci sono ragazzi troppo timidi o che, il modo per dirtelo lo trovano. E anch'io ho lasciato perdere nonostante questo mi provochi non poco dolore, ho capito che lui non mi vuole e che non tutto si può risolvere come nelle favole. Il "c'era una volta" esiste ed esisterà sempre, ma il "vissero felici e contenti" è molto più raro.
è bello avere delle speranze, ma che siano fondate e in un certo senso realizzabili. Se ci si accorge che non si può proprio far nulla affinchè si realizzino, meglio mollare, perchè in questo caso mi torna in mente "chi di speranza vive, disperato muore".
RispondiEliminaMa tu tranquilla, un giorno l'amore busserà alla porta del tuo cuore, magari proprio quel giorno in cui stai bene, in cui potresti farne almeno. E' quasi sempre così, ti coglie inaspettata. Comunque sia, io te lo auguro! Un bacio!
ah l'amore!
RispondiEliminache cosa non abbiamo scritto, detto, sofferto per l'amore?
chiudere non è mai facile, se si ama ancora.... arrendersi poi è davvero difficile!
Ma arriva un momento in cui lo si fa: ed è - quasi sempre - quel momento in cui non si ha più nulla a cui appigliarsi... quando comprendi - con il cuore, non solo con la testa, che è ininfluente in queste cose - che l'altro non prova gli stessi sentimenti che provi tu.
Quella è la fine, quindi io penso: alla fine, non è importante che si chiuda, ma COME si chiude!
@Sally
RispondiEliminaInfatti, la speranza c'è sempre, ma bisogna anche scontrarsi con la realtà D:
@Scarlett
Alla fine lo si capisce, o meglio, riesce a capirlo e il come si chiude è semplice: con dignità ^^ questa è la cosa più importante
la tua riflessione è toccante...mi ha commosso. Ti aspetto da me.
RispondiEliminaGrazie ^^ verrò di sicuro :)
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