L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Ogni cosa accade per un motivo...

Voi ci credete al fatto che le cose nella vita accadono per un motivo?
Io non ci credevo, ma ora ho capito che ogni tristezza, ogni pianto, qualunque sofferenza, ti rende solo più forte. Ho scoperto, un po' di tempo fa, qualcosa che mi ha fatta piangere nel letto per giorni interi. Ogni notte i miei occhi si riempivano di lacrime e pensavo: "Cosa ho fatto per meritare tutto questo?".
Oggi, oggi, tutto è cambiato, ho visto quelle lacrime come una possibilità di riscattarmi. Sì, perché mi hanno resa una ragazza più vissuta, che sopporta meglio la sofferenza. Ma ho usato, al tempo, le lacrime che cadevano per scrivere, per scrivere come non avevo mai fatto. Ho sfruttato la mia frustrazione e l'ho resa la mia virtù. E quando tu, tu che non ti accorgi di me, avrai bisogno di aiuto, io ci sarò. Ci sarò sempre, avrò la forza di starti vicina e sostenerti.
Non mi serve altro dalla vita. Mi basta che tu mi voglia accanto a te, come amica o come qualcos'altro, e sappi che ti amo di bene. Che questo amore non si cancellerà mai dal mio cuore. Che sarà sempre impresso e diverrà la mia ombra. Imparerò a vivere, convivendo con i fantasmi del mio passato.
Io non voglio dimenticare. Io ti ho detto che non voglio che tu te ne vada, che ti voglio bene. Tu avrai capito che ti sono amica. Ti sbagli, ma per la prima volta ti ho detto che ci tengo a te.
Come non lo so, so che il mio cuore imponeva di fartelo sapere e io ho solo esaudito il suo desiderio. Forse, un giorno lontano, ti dirò che ti amo, che quel Diego del mio libro sei tu.
Spero solo che tra le molteplici case editrici a cui ho proposto la mia storia, ce ne sia una che la voglia far conoscere al mondo. Che voglia far conoscere quel che provo per te, all'umanità.
Io sono dolce, sognatrice, scrittrice, artista? Forse. La mia certezza è che sono tremendamente impulsiva e non ho paura. Mai. Tranne quando ci sei tu. Prima ti consideravo la mia più grande debolezza, ora ti considero la mia ragione di vita. Perché, se tu non ti fossi confidato con me, se tu non avessi riso con me, se io non ti avessi detto che ti voglio con me, ora non starei scrivendo e, L'Eretica, non sarebbe mai venuta al mondo.


Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il presente fa schifo solo perché si è rimasti al passato.

Un appello a tutte le scrittrici e gli scrittori di YA (tanto chi vuoi che mi ascolti!)

Ecco cosa mi fa stare davvero male