L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

11 settembre...

Per chi di voi se ne fosse dimenticato, lo scrivo io.
Oggi è l'anniversario della caduta delle due torri gemelle. Un anniversario tremendo e pieno d'angoscia.
Avevo cinque anni quando è accaduto. L'anno dopo ho fatto la prima elementare e mi ricordo bene quel giorno. Ci hanno spiegato in modo semplice cos'era successo e ci hanno fatto fare un minuto di silenzio per i caduti.
Ricordo anche che ci avevano dato un compito: disegnate le due torri e scrivete cosa ne pensate.
Non ho più il mio compito, ma ricordo vividamente quel foglio. Era a quadretti, vi avevo disegnato due torri storte con le luci gialle. E sotto avevo scritto: credo che i grandi dovrebbero imparare dai bambini, io non uccido mai nessuno.


Solo dopo ho capito chi erano gli attentatori e perché avevano abbattuto le torri. Dal giorno in cui l'ho compreso in avanti, ho visto la religione come qualcosa di barbaro e incivile, come puro fanatismo, che porta solo alla morte. 

Commenti

  1. Non credere che la religione sia davvero il problema di fondo. Della religione non frega nulla nè ai cristiani nè tanto meno ai musulmani.
    Certo, probabilmente si è trattata di una vendetta che durante la guerra fredda aveva assunto anche delle sfumature religiose, certo il tutto risale ad "Israele e Palestina", ma in fondo , lo sappiamo tutti, quelle persone sono morte a causa della sete di potere dei capi di governo Americano e Arabi.

    Ne vale davvero la pena azzannarsi così per il potere? L'uomo lo fa ininterrottamente dal tempo dei Sumeri, e forse anche da prima ...
    i veri animali siamo noi.

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  2. hai ragione cara, quando la religione sconfina nel fanatismo e porta ad uccidere i propri "fratelli" uomini nel nome di Dio, allora non c'è proprio nulla da dire se non che noi che abbracciamo la NON VIOLENZA e l'AMORE non siamo appartenenti a nessuna religione o dogma!

    un abbraccio

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