L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Il mondo


Il profumo è forte e stucchevole, quasi quanto l'incenso, con la differenza che questo non fa venire il mal di testa. Con questo caldo i fiori cuociono e la frutta marcisce. Ci sono strati di umido depositati ovunque. Il trucco delle ragazze si squaglia e i rossetti rossi colano fino al mento, mentre gli occhi pian piano diventano neri. Alle due del pomeriggio non c'è nessuno, quasi fosse un pomeriggio d'agosto. 
Mi preparo, m'insapono e m'infilo i primi vestiti che trovo, devo andare a comprare dei libri con i buoni che mi scadono il 31 di questo mese. Faccio una tappa in un negozio di vestiti, ma mi annoio in fretta e tutto quello che compro sono un rossetto color corallo e una cipria in stick rosata. Sono così semplici e leggeri che in estate non stoneranno affatto.
Esco e corro in libreria. Chiedo "Noi ragazzi dello zoo di Berlino" e la commessa lo trova. Chiedo "Il giardino d'estate" e con mia grande sorpresa trova anche quello. Infine le chiedo "La meccanica del cuore" e lei tutta felice e sorridente mi dice che l'aveva letto tempo fa e che l'aveva adorato e me lo va a prendere, perché sa perfettamente dove è messo. 
Adoro questo genere di cose, quando i commessi amano il lavoro che fanno. Mi dico che se mai non dovessi trovare lavoro da giornalista dopo la laurea, mi farò assumere in una libreria, così che le persone si sentano a loro agio e sempre rischiarate da un sorriso, anche in una giornata "no". 
Quando torno a casa, mia madre guarda i miei acquisti e si sofferma su "Noi i ragazzi dello zoo di Berlino". Lo guarda e mi dice: "Ah, questo è brutto". Ma non la prendo come un'offesa perché lei con brutto intende forte, drammatico, impegnato. Non è il suo genere insomma. Qualsiasi cosa che non sia Ken Follett non sarebbe il suo genere. Ho lo stramaledetto difetto di dover far vedere i miei acquisti al mondo e quindi mi sposto da mio padre e anche lui si sofferma sul romanzo di Christiane F. Poi sorride e questo mi stupisce alquanto. Ormai è risaputa la totale indifferenza di mio padre per la lettura. "Volevo tanto che qualcuno lo leggesse" mi spiega "Lo volevo fare io, ma sai che non riesco ad andare oltre le dieci pagine stampate". Lo abbraccio e vengo qui a scrivere questo post. 
Mi chiedo da chi abbia preso io. Da quel poco che so mi viene in mente un nonno, quello che non ho mai conosciuto. E' come un modello per me, un modello di cui non so praticamente nulla. So la sua fede, politica e religiosa, so il suo carattere e so che gli piaceva raccontare la verità. 
Ho fatto varie ricerche, nella mia famiglia non ci sono mai stati scrittori, né giornalisti, ma contando che ho origini del profondo nord e greche e arabe, beh, chi mai lo potrebbe sapere. 
Conoscere il fatto di avere parenti in tutto il mondo, Argentina e Brasile compresi mi fa sentire... mescolata. Sì, mescolata, come se nel mio sangue ce ne fossero tantissimi e forse è grazie a ciò che io non mi sento né nera né bianca, né ebraica né cristiana. Nella mia classe un ragazzo ha detto che non dovrebbero esistere le frontiere e tutti hanno riso perché è impossibile. Un'utopia. Sì, credo che sia vero, però io non ho riso perché anch'io mi sento così, anch'io sento di appartenere ad un mondo, non ad una nazione. 

Commenti

  1. Mitica Anto , hai preso dall'universo!!!!++++

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  2. Bellissimo post *_* sognatore eppure così realista... Non so nemmeno come descriverlo ^^

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    1. Sai cos'è? E' che sembra una frase semplice, ma in realtà è una frase davvero complessa e importante, si potrebbe riflettere per anni su quest'affermazione, porta tolleranza e migliora decisamente il concetto delle cose, ed è proprio vero, la mescolanza è cultura, è saggezza, è qualcosa che dovremmo avvantaggiare, non fermare. Ed è proprio dalla non-mescolanza che è partito il più grande disastro del nostro mondo: il nazismo. La mescolanza è cultura!

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  4. Mio padre ha sempre letto solo e soltanto fumetti di paperino con una frequenza di uno ogni dieci anni. Mia madre si addormenta solo a leggere etichette delle bottiglie dell'acqua, e odiava talmente la scuola che dopo aver ripetuto la prima magistrale due volte ha smesso senza neanche sforzarsi di prendere il diploma.
    Dei libri non sa neanche cosa sono. Mia sorella li ha sempre odiati, ha cominciato a leggerli solo adesso, ma legge solo romanzi rosa e la mia sorellina ha iniziato a leggere perchè io sono sua sorella maggiore.
    I miei nonni sapevano a fatica leggere e scrivere, mia nonna materna ha fatto la quinta elementare ma non ha mai letto un libro in vita sua. Che ci vuoi fare, per fortuna nei geni non c'è scritto cosa ci deve piacere <3

    Baci :*

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    1. Però ammetterai che è strano, in teoria nei geni comunque ci sono delle affinità anche su ciò che ci piace, comunque ci dovrebbe essere una correlazione, beh, siamo strane, niente da dire in contrario ahah <3

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    1. Oooooooooooooh *wwwwwwwwwwwwwwwwww* anche tu ^^ <3

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  7. Ciao, non sai quanto ti capisco. Proprio in questi giorni mi hanno rimbeccata per le miei due nazionalità, francese e italiana, dicendomi che è impossibile che io mi senta entrambe le cose e che non è normale che io possa votare per due paesi...Beh, ti dirò. Dico sempre di essere francese, perché in fondo la Francia la sento più mia dell'Italia, ma so anche che certi miei lati sono molto più italiani. I francesi sanno essere molto intellettualoidi, a volte fin troppo, e questo io non lo sono per niente, anzi non mi piace, lo trovo molto snob. E ci sono momenti in cui mi sento Europea, altri cittadina del mondo. Dopotutto, siamo esseri umani, abbiamo culture, origini, colori di pelle diverse, ma la stessa 'forma', no? Sarebbe bello se tutti si sentissero così, forse tra di noi saremmo un po' più amichevoli e potremmo mescolarci ancora meglio!
    Sui libri, beh...i miei genitori sono entrambi grandi lettori, dalla parte dei nonni, invece, l'unica che ha abbastanza istruzione per esserlo è mia nonna materna. Ora ha 84 anni, e preferisce passare le sue giornate a lavorare all'uncinetto, ma prima di sposarsi era una grande lettrice, addirittura quando suo padre le metteva il coprifuoco si portava la lampada sotto alle lenzuola e leggeva di nascosto!
    Un bacio.

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    1. Sai, io penso che essere in qualche modo diversi sia bellissimo, perché le diversità ci rendono tutti un po' particolari, ed è importante mantenere la propria cultura e le proprie tradizioni per non far sì che si perdano, però allo stesso tempo si dovrebbe cambiare la mentalità di fondo: essere diversi non significa che bisogni essere in lotta oppure divisi, perché la diversità è una ricchezza che non finirà mai e che potrebbe aiutare tutti quanti i cittadini del mondo. Si ritorna sempre allo stesso punto: fare l'amore perfeziona, fare la guerra distrugge. ;D

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  8. Thanks you too! I'm very pleased to have met you and to know you now! :D

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  9. Post bellissimo :3
    *-* La meccanica del cuore , è nella mia libreria e lo leggerò quest'estate *-*
    Ahahah anch'io faccio vedere i miei acquisti libreschi a chiunque xD
    Nella mia famiglia solo mio padre non legge :) Mia madre e mio fratello ogni tanto leggono , ma le vere lettrici nella mia famiglia siamo io e mia sorella ^__^
    Bacioni :* <3

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  10. Allora ti è andata bene, dev'essere bellissimo parlare di libri con la propria sorella *ww*

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