L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Farfalle

African Chill Out Music

Si parlava di gay. Si parlava di "farsi". Si parlava degli anni settanta e ottanta. Si parlava di Woodstock.
Woodstock si è svolto all'anniversario della mia nascita, dubito che sia un segno, ma lasciamo che io ci creda. Si parlava di concerti e di feste in piscina. Si parlava di estate. Si parlava di due di notte. Si parlava di droghe leggere. Di futuro. Di presente.
La parola Africa mi fa sognare. La parola bohémienne è perfetta per il mio ideale di artista.
Si dice che i giornalisti soffrano di mal d'Africa, ma io sono un caso patologico: ne soffro ancor prima di andare in Africa per la prima volta.
E chissà quando ci andrò, ma ci andrò. Oh, se ci andrò.
Ogni tanto mi chiedo perché il sabato sera si debba uscire. E' tassativo? Fosse per me scriverei per tutta la notte. Fosse per me uscirei solo settimana prossima. Ho così tante farfalle nella pancia che non me ne capacito. Perché? Andrò forse in Africa tra una settimana? Andrò forse in Brasile a parlare con gli abitanti delle favelas? Siamo tornati amici? Ho finito il libro? No, niente di tutto ciò. Eppure ci sono centinaia di dannate farfalle che non fanno altro che svolazzarmi nello stomaco.
Ho caldo. Ho paura di farmi baciare con le labbra umide di vapor acqueo e i palmi sudati. L'anno scorso, in questi giorni perdevo il mio libro. Ancora queste farfalle?!
Il culto del bello. Raffinatezza è una delle parole chiave, un lembo di pelle che si scopre per sbaglio è bello, una maglietta che nemmeno si vede è volgare. La lista di ciò che vorrei essere e di ciò che vorrei fare si allunga sempre più. E ho le farfalle nello stomaco. Giornalismo. Domande. Omosessualità. Razzismo. Paura. Libertà. Radioactive. Bohémienne. Brasile. Africa. Australia. America Latina. Grecia. Farfalle?! Speranza.
Spero tanto in me stessa. Finora è successo poche volte che mi deludessi. Posso riuscirci. Non è "farsi" il punto, non è la volgarità o la raffinatezza il punto. Non sono tutte queste parole e tutti questi posti il punto. Il punto è l'insieme e l'insieme mi dà speranza. Probabilmente il cumulo del mio desiderio dovrebbe abbattermi, ma mi rendo conto che tante di queste parole io lo sono già, che per tanti di questi ideali combatto già. In quei luoghi ci andrò e farò tutto quello che posso sempre con il sorriso sulle labbra e la speranza negli occhi. Magari stasera scrivo, magari esco e poi scrivo tutta la notte, magari lo bacerò con le labbra umide. Sono fiera delle speranze che ho e sono fiera di ciò di cui si parla, sono fiera della mia generazione perché le farfalle nello stomaco sono rimaste anche a noi. 

Commenti

  1. L'unico mio consiglio da vecchio pazzo, in questi casi, è fai sempre solo ciò che ti piace e ciò che vuoi. Esci se ne hai voglia, se c'è qualcuno da baciare e con cui passare bei momenti. Ma non uscire MAI "perché è sabato sera". È tassativo? Certo che lo è. Per le pecore. :)

    Un abbraccio grande, valido tutti i giorni (che sono uguali... :D)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahah, giustissimo, uscire il sabato è tassativo per le pecore, mi chiedo come la mentalità della gente possa essere così chiusa!?

      Elimina
  2. Beh, credo che siano cose che davvero prendono tutti... le farfalle sono extragenerazionali^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E il fatto che siano extragenerazionali mi fa davvero sentire meglio, è un segno che alla fine non esistano generazioni peggiori o migliori ^^

      Elimina
  3. Sono pensieri molto confusi, in realtà, anche se lo credi, temo tu non abbia le idee chiare. Non si combatte per un ideale astrtto, si combatte per le persone e l'ideale è solo la conseguenza.
    Un saluto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace contraddirti, ho le idee chiarissime. Ho scritto apposta questo post in modo confusionario, era voluto proprio per non far avere le idee chiare a chi lo avrebbe letto. Il mio intento non era spiegare la mia vita per filo e per segno, ma dare abbozzi per immaginare da sé. Per quanto riguarda il fatto che non si combatta per un ideale astratto, questo lo dici tu. Detto con schiettezza: non credo esista una regola, non ci sono doveri, dipende dai punti di vista, magari io non sto combattendo per un ideale astratto, magari sì, però certo, con tutto il rispetto, non credo che siano gli altri a dovermi dire per cosa devo combattere.
      A presto.

      Elimina
  4. Hai scritto un bellissimo post... Sono cose che ti confondono e parlarne in questo modo fa bene :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In un certo senso, è vero confondono, però hai colpito nel segno, questo è solo il modo in cui ne parlo, ma di sicuro non è il modo in cui le penso :')

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Addio. Ad un nuovo inizio.

L'acqua del lago non è mai dolce

Premio Blogger Simpatico!