L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Qualcosa sta cambiando in me



 
Thunderstruck - ACDC

In questi giorni mi sto proprio accorgendo che scrivere è la mia salvezza (e l'ho scritto anche come didascalia del blog). Mi salva da tutto: dall'amore, dalle amicizie perdute, dagli odi incompresi, dalla scuola. Mi salva da me stessa e, quando non capisco cosa devo fare, mi basta scrivere due righe e la risposta viene da sé.

Quest'anno sto davvero cambiando. C'è qualcosa in me che sta crescendo, non so cosa mi stia capitando, ma niente è più come prima. Mi si è ribaltato il mondo davanti agli occhi e mi sono perduta per un po'. Sono finita in una specie di buco, sul fondo di quel buco e sto risalendo. Le persone stesse mi vedono in modo diverso da prima. Capite, mi sto formando, sto acquisendo una maturità maggiore. Mi sento in grado di decidere per me stessa, di compiere le mie decisioni. Oggi mi è stato detto che sono una ragazza intelligente da una persona che stimo molto e, per carità, ho sempre saputo di essere intelligente (altrimenti con quello che ho studiato in questi anni non sarei mai arrivata in quarta liceo), però sentirmelo dire ha scatenato in me una forza nuova, importante e sto reagendo.
Quando scrivo sapete ho questa sensazione, la sensazione che tutti a diciassette anni hanno avuto, quella di poter fare grandi cose nella vita. Ma non grandi cose del tipo fare la crocerossina o adottare un migliaio di bambini dell'Africa, nemmeno del tipo di diventare ricchissima o famosissima. Io sento che sono in grado di trasmettere qualcosa alle persone, di poter entrare nei loro cuori.
Ieri mi è stato spiegato il concetto di "sepolcro imbiancato", che è un po' un sinonimo di falsità, di ipocrisia e pensavo che se c'è una cosa che non sono è proprio un sepolcro imbiancato. Io sono un'atea che non crede assolutamente a niente, non mi pento dei miei peccati, io non ho alcuna intenzione di adottare bambini a distanza né di fare la carità, non voglio stare con chi non amo e non ho paura a dire ad una persona che non m'importa di lei. Posso sembrare senza cuore il più delle volte, ma sono sincera e se magari un giorno vorrò fare un atto di generosità per qualcun altro, lo farò con il cuore, senza volere che i miei aiuti milionari finiscano su tutte le prime pagine dei giornali, senza farmi proclamare ambasciatore di chissà che.
Forse a marzo andrò ad Auschwitz. E' stato proposto a 24 persone e solo 8 hanno accettato. 8 persone non credenti. Questo mi ha colpito, mi sono chiesta come potessero coloro che dicono di credere fermamente in Dio rifuggire da un luogo del genere, dov'è il cuore cristiano che affermano di possedere? Io ci voglio andare, voglio sentire sulla mia pelle il gelo portato dal vento di quel posto. Voglio vedere, voglio sapere.
Mi chiedo se la gente sia davvero così stupida da credere che a Dio, se esiste davvero, importi che uno in terra si proclami ateo o cristiano. Gente, io sono innamorata della vita e spero che lo siate anche voi, me lo auguro con la massima sincerità, e questo "Dio" lo capirà di certo.

Commenti

  1. Come mi rivedo in te: la scrittura non è solo la mia vita e il mio sangue, è sempre stata anche un potente antidepressivo, oltre che un potente strumento di introspezione e di autoaccettazione.
    Quanto ad Auschwitz, è giusto che ci vadano, a trarne tremende e sofferte impressioni, le menti belle e vivaci come la tua, che in quella testimonianza lugubre e sconvolgente sapranno crescere in consapevolezza: inutile portarsi dietro la zavorra di gente che in un posto simile sarebbe capacissima di lasciar suonare a tutto volume qualche sguaiata suoneria...
    Un abbraccio.

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    1. Scrivere è tutto, ma solo pochi lo capiscono. Sì è vero, ci sarebbero persone capaci di far suonare il cellulare in un posto del genere, è per questo che ho sempre meno speranze in questa società!
      Un abbraccio!

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  2. Dio mi ha creato poco credulone, non credo in lui.

    Moz-

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    1. Questa frase mi ricorda il titolo: Grazie a Dio sono atea xD

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  3. Sai quando ho aperto per la prima volta un blog la scrittura rappresentava per me quello che oggi descrivi tu in questo post, solo che col tempo ho iniziato ad aver una certa "paura" di quel che scrivevo... o forse semplicemente della sua cruda realtà che mi costringeva a vedere quel che a volte cercavo di nascondere... ma nonostante tutto ancora oggi sento il bisogno di scrivere anche solo poche righe, anche se più rararmente, sento il bisogno di mettermi a nudo con me stessa...perchè i primi veri lettori dei nostri scritti, siamo proprio noi stessi...

    In quanto a Auschwitz, credenti o meno, un giorno spero anche io di andarci... la storia la si conosce, ma toccarla con mano aiuta a prenderne consapevolezza.

    un caro saluto

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    1. Io onestamente spero che la scrittura non diventi mai qualcosa di secondario per me, o qualcosa che mi faccia paura, vorrei davvero che scrivere diventasse la mia vita :)

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  4. "Scrivere è una salvezza"
    Hai davvero ragione, questa frase non potrebbe essere più vera.
    Credo che impazzirei senza scrivere!
    Scrivere riempie tutti i vuoti, ti fa sentire al sicuro ed estraniare dal resto dell'universo.
    Qualche volta è come se mi aggrappassi ai caratteri sul portatile per non scivolare in quella che è la vita reale, la vita in cui a scuola regalo finti sorrisi e sono costretta a parlare con le persone anche quando vorrei semplicemente starmene per conto mio, in silenzio.
    Forse sembrerà deprimente, ma preferisco la compagnia delle parole a quella delle persone.
    Preferisco starmene nella mia stanzetta a scrivere piuttosto che essere circondata da gente che mi considera pazza solo perché non guardo praticamente mai la tv e non so nemmeno cosa siano i videogiochi, perché mi vesto come se mi trovassi nel 1954, gente che non mi capisce e che probabilmente nemmeno io capirò mai.
    E infatti ne porto i segni: non ho una bella pelle abbronzata che fa sempre estate, ho la pelle diafana in qualsiasi periodo dell'anno, tanto che posso confonderne il colore con quello della mia collana di perle.
    Non ho mai un'aria riposata, ho delle occhiaie perenni.
    Ma non mi interessa.
    Scrivere è ciò che mi fa vivere veramente, altrimenti respirerei e basta e vivrei solo per il semplice motivo che il mio cuore batte.
    P.s: Ti stimo tantissimo, sono poche le persone che sono sincere con sé stesse quanto lo sei tu.
    Non cambiare ;)

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    1. Non sai quanto ti capisco! Alcune volte anch'io non sopporto la compagnia delle persone, soprattutto nei mesi freddi e per la pelle bianca, lasciamo stare, bianchissima, altro che bianca! Ahahah! Comunque puoi scommetterci che non cambierò mai, non esiste persona più triste di quella che non si sa accettare ;D

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    2. E poi siamo tutti perfetti così come siamo :)

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  5. Ma tu sei di Brescia! E' mesi che ti seguo e mi sono accorta solo ora che siamo della stessa città :)
    Anche nella mia scuola hanno proposto l'iniziativa di Aushwitz per Marzo.....la trovo un'iniziativa bellissima ...... è tutto ancora molto dubbio e purtroppo le partecipazioni sono limitate spero solo che non ci siano ripensamenti da parte degli organizzatori.... un bacio!

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    1. Sì, sono di un paese vicino a Brescia ^^ Anche per noi è ancora in dubbio perché per classe ci possono andare solo poche persone, ma speriamo di essere tra quelle poche! Un bacio!

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  6. mi rispecchio moltissimo nelle tue parole,
    mi sembra incredibile sentire i pensieri di una persona così simili ai miei ...
    sarà forse perchè la maggior parte dei miei coetanei che mi stanno intorno hanno un modo di pensare completamente opposto al mio ed è così raro per me trovare persone che la pensino come te!
    anche per me la scrittura è la mia salvezza ... per me la scrittura è una specie di chiave per entrare nei miei pensieri ... se non riuscissi a mettere nero su bianco le parole nella mia testa ci sarebbe il chaos!

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    1. In effetti nemmeno io conosco "dal vivo" persone che mi somigliano molto, a nessuno piace scrivere di loro, o comunque a molto pochi, ad un mio amico sì e in effetti ne parliamo sempre :D

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  7. Scrivere un'antidepressivo per molte persone. Io purtroppo non ho mai tempo per coltivare questa mia passione, ma quando troppi pensieri mi si affollano i testa, esplodo; prendo carta e penna e scrivo pagine e pagine in poco tempo.
    Riguardo ad Auschwitz, sono contenta per te!! Sarebbe sicuramente un'esperienza interessante, piacerebbe anche a me andarci.
    Bellissimo post, come sempre :)

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    1. Anche a me capita di esplodere ogni tanto perché capita che sto per un po' di tempo senza scrivere, ma di solito non lo faccio, altrimenti rischierei di impazzire xD

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