L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Chiamatemi Skeeter (anche se significa zanzara)!

Ah la domenica, quanto amo la domenica. Mi alzo tardi quando il sole entra dalla finestra e mi illumina il braccio e sento il distacco tra le coperte fresche e il tepore caldo dei suoi raggi. Ciabatto via per tutta la casa alla ricerca di una meta e arrivo in tinello, inforco gli occhiali e mi faccio un bel caffè. Un caffè forte, nero, ma dolcissimo. Mi siedo sul divano e leggo la Stampa che mio padre compra da un po' a questa parte. Guardo il libro che c'è da leggere e m'immergo. Libri e caffè, che accoppiata vincente.
La domenica è anche il giorno della cucina. L'unico giorno in cui riesco a convincere mia madre a cucinare qualcosa di stravagante. Oggi la torta alle carote. Scrivo e leggo per tutta la mattina e poi compiti, ma a quelli è meglio non pensare.
A quanto pare la primavera mi fa un bell'effetto perché sto cominciando ad amare le cose semplici della vita presente e a pensare in grande per la vita futura.
Mi piace la mia vita da ragazza libera e la vita che farò da donna libera e successivamente quella da vecchia scorbutica con la matita in mano e il naso in un libro.
Mi sento così positiva e felice che vorrei abbracciare voi miei followers uno ad uno! Mi sento bella quando leggo, mi sento bella quando scrivo, sento che non ho bisogno di niente, che leggere è la mia unica casa e i miei amici ovviamente.
Sono felice perché ho un nuovo soprannome e cambierò nickname in Skeeter . Non so se abbiate visto il film The help, ma viene da lì. Me l'hanno attribuito perché io vado matta per Emma Stone e voglio diventare scrittrice come lei nel film.
Forse quest'anno vado anche alla fiera del libro a Torino, per chi non lo sapesse è dal 16 al 20 maggio e costa 8€ per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10€ per il prezzo pieno. Ecco qui il link se ne vogliate sapere di più: http://www.salonelibro.it/info.html
Non vi voglio lasciare così e quindi scrivo qualcosa, ma non prometto niente (!).

Non ho bisogno di nessuno. Posso vivere normalmente. Con la musica che risuona nella stanza tranquilla. Con il cuore che batte calmo nel petto. Posso farcela. 
No, non è vero. Mento con me stessa. E nonostante io urli per non sentire i miei pensieri, riesco a capire cosa bramano di dire. Vedo le loro mani protendersi verso la mia mente e obbligarmi a smettere di mentire. I miei pensieri si alzeranno in volo e saranno liberi. Non posso impedirglielo. Cerco di essere normale. Tento di frenarli, ma è come dire ad un cavallo in corsa di fermarsi. Non posso. Urlo, ma tra un po' le mie corde vocali si bloccheranno. Grido, ma mi sento ancora. Non scappo da me stessa. Mi metto a correre, devo rincorrere la vita che se ne sta andando. 
Smetto di urlare. Silenzio. Mi metto a cantare. Capisco che mi sto levando la maschera dal volto quando tutti mi guardano come se fossi pazza. I veri pazzi sono loro. Ho passato tutta la vita a cercare di essere come loro. Sono diventata un'automa. Pazzo è chi non dice quel che pensa. Pazzo è colui a cui scoppierà la testa perché urla sempre e non canta mai. 
Morirò quando non potrò cantare, quando sarò troppo stanca, ma finché vivo non sarò tanto stupida da lasciarmi sfuggire la vita, il pensiero. 
Di vita ce n'è una, non voglio gridare per sempre. Voglio sentire la passione che mi brucia dentro, piangere, ridere, infuriarmi, odiare, amare in modo carnale e in modo platonico. Le mie emozioni cantano, le sento ed è come una sinfonia di accordi, è una melodia potentissima. Non si fermerà mai, almeno non finché sarò me stessa. 

Commenti

  1. A parte l'ultima parte del post che beh, è un capolavoro... Skeeter! La mia migliore amica mi chiama Skeeter, Skì, per la precisione, perché Skeeter è troppo lungo. Ed è bello essere chiamata così:)

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    1. E' vero ^_^ ma ho deciso di non cambiare me in Skeeter, nonostante tanti mi chiamino così, alla fine è meglio farsi chiamare come ognuno preferisce xD

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  2. Ma si dai, oggi sono positiva anch'io!! :D
    La domenica è relax... si fa per dire- quando non ti caricano di compiti!
    Skeeter te lo vedo bene, ma anche @nto con i simboletti strani non era male XD
    Devo ammettere che inizialmente non avevo proprio capito che si trattasse di un nome abbreviato, però Skeeter lo trovo più sofisticato, come te!!!

    Continua a trascorrere una buona domenica e sii sempre felice come oggi ;)
    Un abbraccio

    Sally

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  3. Quindi... Skeeter?? :)

    Io con la domenica ho un rapporto di odio e amore.
    Se non fai niente, sa essere una giornata davvero orrenda e noiosa.

    Moz-

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    1. Mmm... è vero, la domenica a volte può essere orribile, altre no ;)

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  4. :) Io odio la domenica! ^^ Troppi compiti da fare perchè il sabato pomeriggio stramazzo al suolo dopo una settimana infernale, troppe cose da fare e niente di divertente, assolutamente niente e sopratutto il pensiero che DEVO fare tutto quello che ho programmato di fare >.<
    E, non poter leggere mi uccide. Ma l'ho promesso, finchè non finirò guerra e pace, non inizierò nient'altro.

    P.S. Sarà davvero MOOOOOOOOOOOOOOLTO complicato per me iniziare a chiamarti Skeeter, ma mi impegnerò! ;)
    P.P.S. Mia cugina l'anno scorso è andata alla fiera del libro... e non mi ha detto niente! Per questo l'ho strangolata quando è tornata tipo "brutto bacarospooooooooo!" Non so se quest'anno ha intenzione di tornarci ma giuro che se ci va, categorico, io sono con lei!

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    1. Ma... aahahahahah, ho capito, è che io non faccio i compiti xD
      Per il PS. (il primo LOL) ho deciso che mi potrete chiamare come vorrete, comunque lo dirò nel prossimo post ;)
      PPS. ahahahah io ci dovrei andare con i miei :/ oppure troverò qualcun altro, o almeno lo spero D:

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  5. La primavera è un argomento nero per noi esasperati.

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    1. Beh, immagino, però la cosa andrebbe vista un po' più nel dettaglio... anche perché detta così sembra quasi un dogma capisci? Ci vorrebbe una spiegazione che superi quella ovvia e comprensibile a tutti :)

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  6. Amooooo la domenica !!!!!!!!!!!
    Che belloooo !!!!! La fiera del libro ... portami con teeeeeeeeeeeee |!!!!!!!

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    1. Non so ancora se ci vado, ma lo spero :3 e ti porto, sì sì u_u

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