L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

La primavera e i miei fervori...

–Ho bisogno di un caffè– dico. 
–Perché?– chiede Rocchetto. 
–La macchina a casa è rotta e non sono in grado di farlo con la macchinetta. Mi viene fuori schifoso– spiego. 
Poi lui continua a parlare, ma io non lo sento. Sto guardando quella ragazza che saltella e ride con lui
Vedo scendere dalla scalinata il lui a cui dovrei pensare e mi volto, cercando di sfuggire al suo sguardo.
A pericolo scampato ritorno a guardare quella ragazza. Quello che mi dà più fastidio è che stia saltando. 
Sapete, io sono la ragazza dei saltelli, lo sanno tutti, salto di felicità perché ho l'argento vivo dentro, o più semplicemente per fare finta che sia tutto ok... e lo è, ma alcune volte no, o non lo so. Non so come mi sento, non sono triste, ma neanche felice, è una sensazione strana. 
Tornando a noi, mi metto spesso a saltellare in giro e faccio ridere le mie amiche. Lei quando lo faccio è sempre lì. Lei è sempre lì e basta. Mi rendo benissimo conto che mi sta imitando. E mi dà fastidio. 
Vedo i suoi capelli castano chiaro che saltellano come molle e le sue gambotte che si forzano di andare più in alto. Lui ride e parla. 
Rocchetto si accorge della mia espressione e dice: –Vedi, gli piace quello che fai tu, se solo gli avessi detto prima che ti piaceva, adesso sarebbe diverso–. 
Lo guardo storto, ma non ci riesco più di tanto... ha ragione. 
M'immagino i miei capelli lunghi e rossi svolazzare con le mani in quelle di lui. M'immagino le mie all star e le mie gambe forti flettersi e spiegarsi. 
Immagino cosa potrei provare. 
Ho perso un'opportunità che non dovevo lasciare andare e ora non posso farci più niente. 
Perché mi copia? Perché lo fa? Calma Antony, non è detto che ti stia copiando, magari le viene spontaneo. 
Lei si volta e mi guarda con un sorriso antipatico, falso come lei stessa. 
La squadro e mimo con le labbra la parola "troia". 
Non so se mi ha capita, è americana, ma credo proprio di sì vista la sua espressione. 
Ce ne andiamo e non lo vedo più e non la vedo più, ma per tutta la giornata mi suona in testa la canzone: This is what makes us girls 

Commenti

  1. A! Mai pensato di scrivere un libro? La Zia spacca, non c'è nulla da fare.

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    1. Mai pensato? Ne ho già scritto uno e ne sto scrivendo un altro xD

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  2. In realtà questa è una delle cose che sarei più curiosa di provare. Un odio così astioso nei confronti di qualcuno che mi ha fregato il ragazzo. Scusa, mi dispiace per la tua situazione, ma a questa dovresti proprio spaccarle la faccia! E lo dico io che sono una pacifista!
    In effetti però sono secoli che non riesco a odiare qualcuno. Nè a litigare con qualcuno e un po' sarei curiosa di litigare aspramente e in modo pesante(?)...
    Okay, lasciamo perdere.
    comunque, non basta imitare una persona per essere lei, ricordatelo. Lei può imitarti ma non sarà mai te. Se lui vuole te non gli basta una qualunque ragazza che ti imita...
    P.S. Vorrei vederti saltellare xD ... Tipo me e la mia amica che ci mettiamo a cantare e ballare le canzoni de Les misarables in piazza xD

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    1. Oh, ma non dispiacerti per me! Però hai ragione, è interessante come sentimento, e prima di provarlo anch'io lo volevo e a dirti la verità, tutta la faccenda non mi dispiace affatto, forse che m'importa un po' meno, boh xD
      PS. Mi vedrai saltellare, anzi saltelleremo insieme :3 (sono fissata con la storia dell'incontro, sarò così per il prossimo anno e mezzo LOL)

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  3. Saltellare dalla felicità è un fatto, farlo per la rabbia è un altro. Bisogna fare nella vita ciò che piace a noi, a noi solamente, saltellare, cantare a squarciagola, urlare o litigare, tirare fuori l'emozioni è necessario per vivere. buona giornata cara...non ho capito il nome, ma tu hai capito.

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    1. Oh, ma non saltellava per la rabbia, entrambe per la felicità, solo che lei in modo molto più falso ;)
      PS. mi chiamo Antonia, ma mi puoi chiamare Anto, Antony, A, come vuoi, tanto qui chiunque fa quello che vuole con il mio nome e non mi disturba per niente :)

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  4. Ricordati però che tutto scorre, tutto cambia e non è mai detta l'ultima parola. Magari lui si accorgerà di te, di quanto ambisca all'originale piuttosto che accontentarsi della sua imitazione e allora tu sarai già andata avanti ... già perché moralmente parlando è l'unica cosa che ti resta da fare.

    Un abbraccio Ilia

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    1. Quando mai si parla moralmente? ;) scherzo, hai ragione, ma non voglio pensare al futuro ora, voglio godermi le emozioni del presente, belle o brutte che siano è sempre meglio che non provare niente (e non intendo solo con la sfera: amore, ma anche con quella amicizia e altre :D)

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