L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

I LOVE... I tipi campati per aria!

La vostra Antony è tornata dall'Inghilterra, da Londra. 
Da una città che a dire il vero non l'ha mai attirata più di tanto, ma che è stato comunque uno spunto per rilassarsi, divertirsi e conoscere meglio i propri compagni.
Il primo giorno è sembrato durare centinaia di anni e volare via subito allo stesso tempo. Abbiamo preso il volo, spogliandoci distrattamente al check in e facendo cadere a turno: la sciarpa, l'ombrello, la carta d'imbarco e poi quella d'identità. Io poi ero assillata dal caldo e la cerniera della mia super felpa (la più calda che ho) non veniva giù, al contrario delle parole che animavano i discorsi filosofici di Rocchetto che non mancavano proprio mai di farmi saltare i nervi.
Con forti sbalzi di temperatura, dall'aeroporto simile al Sahara in agosto al freddo polare della notte del nord, ci siamo spinti l'un l'altro fino a sederci sull'aereo.
Ovviamente la mia valigia non stava nella cabina (per la quale è stata progettata) ed è dovuta andare a rifugiarsi in stiva procurandosi una serie di graffi e contusioni (?).
Mentre l'aereo partiva e le parole degli altri mi ronzavano nelle orecchie, pensavo alla spiegazione della hostess di come usare i vari mezzi per salvarsi in caso di emergenza... se fosse successo qualcosa, sarei morta all'istante dato che non sapevo nemmeno dove dovevo attaccare il tubo della maschera per l'ossigeno.
Gra (amica) poi mi spiegava com'era emozionante il decollo e come ti faceva sentire, ma se proprio mi volete sincera, io non ho provato assolutamente niente escludendo una leggere sonnolenza.
A Londra, nella stazione dell'autobus, dovevano aspettarci i nostri pseudo-genitori.
Rosalie aveva una paura tremenda che Haniza (sì, è mussulmana) non fosse venuta a prenderci e mi imbottiva la testa delle sue seghe mentali catastrofiche e pessimistiche.
Ma alla fine la nostra amata donna con il velo era là in attesa di portarci a casa sua con un autobus rosso fuoco per il quale ci avrebbe regalato il biglietto.
Casa sua era come tutte le altre case londinesi, chiuse, costipate e scure. Erano opprimenti e la prima cosa a venirmi in mente erano i topi. Solo loro potevano abitare in una casa dove non riuscivi a salire le scale perché i gradini erano troppo stretti (!).
Poi ci ha fatto la fatidica domanda: "Avete già mangiato?" e ci ha proposto varie bibite per il pranzo. Dopo la proposta del caffè a pranzo, ho iniziato a dubitare che quegli strani esseri chiamati inglesi si idratassero utilizzando una certa materia prima chiamata... acqua.
Beh, ce la siamo cavata con un succo di frutta e siamo uscite alla velocità della luce munite delle nostre borse. Siamo andate con tutti gli altri a Westminster Abbey e lì ho comprato il tè per mia mamma in una confezione con la forma di cabina telefonica (orribile tra l'altro, ma carino da vedere esposto), poi abbiamo attraversato in lungo buona parte di Londra e siamo arrivati al Tate Modern, un museo di arte moderna a cui non tenevo tanto, bensì tantissimo! che non abbiamo visto perché era a  pagamento.
E poi... ah sì! C'erano moltissime persone, di quelli che stanno immobili dopo essersi spruzzati addosso intere bombolette di spray dorato o argentato, e questi qua erano SOSPESI IN ARIA! Come facevano??? Non si sa, ma quelli li avreste davvero dovuti vedere!
Infine... infine niente, non ricordo altro, so solo che al termine di quella giornata, mentre tornavo indietro con la Tube (la metropolitana) mi sono addormentata sopra un mio compagno [Ava (come lava!)] e da quell'istante sono iniziate le storie dei miei flirt amorosi con lui (totalmente falsi, ma che dire, la sua giacca era talmente morbida che un cuscino non avrebbe fatto abbastanza!).  

Commenti

  1. Bello il diario di viaggio. Ma ancor più mi piace il titolo: forse perché io vivo proprio ACCAMPATO, per aria.
    Un caro saluto dalla mia nuvola personale! :)

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  2. Ritrovo in queste righe un po' di quella Londra che ho amato tanto... tanto tanto tempo fa.

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    1. oh beh, Daffo tu l'hai amata per altri fattori, ma capisco che possa riportare indietro nel tempo una modesta rivisitazione del nostro vissuto :)

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  3. An!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Che bello che sei tornata! :D Sono felice che ti sei divertita e che hai conosciuto meglio i tuoi compagni. Comunque ti è andata bene per la casa, in quella di mia sorella i topi c'erano davvero e anche un casino infernale e il cibo incommestibile. Il the che mi ha portato era orribile D:

    Bentornata! :D

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    1. Ahahahahah, il cibo fa proprio schifo, quando ci andrai Alic ricordati di portare con te tanta tanta pasta per la pizza xD

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  4. AHAHAHAHA IO SO DI CHI STAI PARLANDO!!! Mia cugina mi ha portato un sacco di foto di questi tizi che stavano seduti immobili "sul niente".
    Scrutando le foto abbiamo capito i trucchi di quasi tutti, alcuni erano proprio malcelati , ma sicuramente erano davvero suggestivi *^*

    Misà che siamo solo noi italici a nutrirci principalmente di acqua , nei paesi di lingua germanica vanno avanti a birra e in Gran Bretagna e Francia a Té!!!!
    Quanto amo l'Italia <3

    Bentornata comunque , ci sei mancataaaaa -w-

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    1. Anch'io amo l'Italia, è bello essere tornati anche dopo una sola settimana :')

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  5. Ciao Anto... bentornata in Italia... è stato piacevole fare questa passeggiata,velata da una sottile melodia romantica di sottofondo, con te a spasso per Londra
    Un abbraccio

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    1. Perché melodia romantica? Sei tu che stai ascoltando musica o parli di come ho scritto? No perché se è la seconda sarebbe una cosa davvero adorabile da dire *w*

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    2. Bè non ricordo se avessi di sottofondo la musica di einaudi XD
      Però a parte gli scherzi, tra una riga descrittiva e un'altra caratterizzata dalla tua frizzante ironia... ho percepito parole tipiche di un animo romantico..

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  6. Bellissimo resoconto,mi fa piacere saperti rigenerata!
    La casa che hai descritto m'ha fatto venire in mente quei posti tipo la Stamberga Strillante di Harry Potter :p

    Moz-

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    1. MMmm... dubito, la Stramberga Strillante secondo me sarebbe molto meglio da visitare ;D

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  7. Bel resoconto, anche se non ti appoggio pienamente, dal momento che mi piace molto Londra.. ma .. DE GUSTIBUS! ;)

    http://pensierinviaggioo.blogspot.it

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    1. Ahah beh, come hai detto tu, de gustibus, ma i tipi per aria mi piaccono molto in compenso e stanno a Londra ;)

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  8. diciamo che non è molto attraente londra pero' vale la pena cmq visitarla.. un sorriso e bentornata

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    1. Infatti non mi attraeva all'inizio, ma un viaggio è sempre un viaggio, come si fa a dire di no al viaggiare? Non si può!

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  9. C'è un premio per te sul nostro blog XD :
    http://wwwthelibraryofdreams.blogspot.it/2013/03/liebster-award-xd.html

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  10. A me piace molto Londra invece XD
    Anche se in ritardo bentornata in Italia !!!

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