L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Perché lui crede in me

Non mi era mai capitato di sentirmi tanto felice per qualcosa. Non mi era mai capitato di sentirmi tanto triste per qualcosa. Felicità e tristezza non si escludono, continuano a vivere alternate, quasi che fossero due entità distaccate dentro di me.
Ieri, però, è accaduto qualcosa di così bello che ho dimenticato il motivo della mia tristezza, motivo che mi affliggeva da mesi, addirittura da circa due anni. E' svanito, come il fumo che esce dalle sigarette e si libra pian piano nell'aria fino a finire in un dove che non si conosce.
Credevo che quando sarebbe successo, sarei saltata come una molla e avrei gridato per la casa. Ma non è stato così. Sono rimasta lì, ferma, immobile e ho pensato: "Sono davvero all'altezza?" e poi la risposta è arrivata da sé... sì. Grazie a voi del blog, perché ho capito che non bisogna essere all'altezza, ma amare ciò che si fa. Ed io amo questo blog, proprio come amo ciò che è successo.
Ho passato tutta la notte chiedendomi se non avevo sognato, se fosse reale ciò che mi era capitato. "Forse ho frainteso" pensavo. No, le prove sono qui, nel mio computer e tutto è successo davvero.
Ho raccontato di questa storia a tutti, senza dire come la porterò avanti e mi aspettavo che a nessuno importasse e invece, proprio dalle persone nelle quali avevo meno fiducia sono arrivati complimenti sinceri e un senso di calore che mi ha fatta sentire amata.
Un'ombra ha portato buio sulla mia felicità quando due occhi scuri mi hanno incontrata, ancora. Continua a succedere. Un giorno questo mi ucciderà, un giorno quei due occhi bruni ritorneranno a trafiggermi il cuore, a bruciare nei miei pensieri, ma non oggi. Oggi due occhi celesti mi hanno chiamata "scrittrice" e mi hanno riempita di sorrisi.
Crede davvero in me. Ci crede come lui non ha fatto mai. Ed io non lo deluderò. Continuerò a scrivere finché un ultimo battito, un ultimo respiro in me vivrà.

Commenti

  1. Risposte
    1. Che bel gioco di parole, il più bello di tutti e sai perché? Perché prova che felicità porta altra felicità :')

      Elimina
  2. Sono tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto contenta per te, An!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :')
    *abbraccione*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La prossima volta voglio l'abbraccione dal vero :'3

      Elimina
  3. Beh, mi fa piacere...!
    Non è questo che conta, dopotutto?

    Io comincerei a lasciami alle spalle gli occhi di brace e guardare più verso il cielo. Gli occhi di cielo ;)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la tua felicità è contaggiosa anche per chi ti legge =)sono felice anche io per te =)
      ps: ho lasciato un tag per te nel mio blog =)
      un dolce ed elfico felice saluto

      Elimina
    2. @Moz Saggio, razionale, un'idea perfetta... ma non contemplata dal cuore purtroppo

      @Ettelen, la felicità deve essere contagiosa e grazie per i tag!!!

      Elimina
  4. Come sono felice per te!!
    Fossi in te metterei da parte (almeno per ora) gli occhi bruni per dedicarmi a quelli celesti ;)
    A presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Almeno per ora? Avete tutti ragione, ora sta solo a me capirlo :)

      Elimina
  5. waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah *w* non riesco nemmeno ad immaginare quanto tu possa essere stata lusingata da questa parola, sono davvero davvero felice . Il sostegno è l'ingrediente segreto :')

    RispondiElimina
  6. Sono davvero molto contenta Anto,
    ti sono vicina anche in questi effimeri momenti di felicità.
    Raggiungere la felicità non è molto complicato, ma nemmeno così banale ed io credimi, sono fiera che anche tu l’abbia constatato, fiera che ti sia sentita felice senza gridare per la casa..
    Ti ammiro Anto
    E devi crederci, non per lui, né per nessun altro che un giorno potrà deluderti, credi perché è questo ciò che ami fare, credi per te e solo te.

    Un abbraccio è d'obbligo.

    Sally

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero un bellissimo commento. E lo apprezzo moltissimo, quindi grazie. Grazie tante :)

      Elimina
  7. Ciao, il tuo post, mi è piaciuto molto.
    TI capisco, scrivo da che ricordo di aver imparato. Non potrei vivere senza farlo, sarebbe un pò morire.
    Toglietemi tutto, tranne la mia penna!!! (adesso virtuale)
    Non mollare mai, non permettere mai a nulla ed a nessuno, di toglierti quella luce negli occhi, e quella passione nelle dita. Mai.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che non mollerò! Un abbraccio anche a te e benvenuta in casa mia ;)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Addio. Ad un nuovo inizio.

L'acqua del lago non è mai dolce

Premio Blogger Simpatico!