L'acqua del lago non è mai dolce
In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita. Una prugna. Orribile, non avete idea. All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa
Parole giustissime, senza il dolore non saremo chi siamo.
RispondiEliminaQuello che hai scritto è una vera perla di saggezza e la frase" Ricordati che i dolori sordi allo stomaco e l'agitazione nel petto sono segno che sei vivo." è quella che più mi è rimasta impressa.
Se non provassimo mai dolore, non sapremmo mai che gusto ha la felicità
Grazie *^* Sì, alla fine il succo è quello: senza il giorno non ci gusteremmo mai la notte e viceversa. Secondo me pensarla così aiuta tantissimo :)
EliminaVero, l'umanità è tutto questo.
RispondiEliminaE' che a volte fa paura, ma sono passaggi obbligati.
Moz-
Passaggi obbligati da cui poi esci meglio di prima :D
EliminaIo non credo che la sofferenza sia necessariamente un segno di vitalità, a volte può essere veramente molto forte da stroncarti. Certo finché c'è vita c'è speranza e questo consente di invertire una rotta. Però è vero che c'è tanta umanità in questo post.
RispondiEliminaQuello che dici è vero, a volte il dolore è grandissimo ed è più di ogni gioia che ci si possa anche lontanamente immaginare, però un modo per uscirne si trova sempre, anche solo lo scorrere del tempo può alleviare. Non guarire, no, ma alleviare, così che si porti sempre con sé un po' del dolore che si è provato, ma che si riesca ad andare avanti e forse a trovare una gioia immensa.
EliminaQueto post (e questo blog) capitano in un giorno estremamente doloroso per me. Grazie per le tue parole,
RispondiEliminaTi seguo molto volentieri,
Connie
Mi dispiace per la tua giornata, credimi non sei l'unica ad aver passato una pessima giornata :/ spero comunque di averti aiutato in qualche modo :)
EliminaPasso anch'io da te ^^
Credo sia una dei post che hai scritto che mi piace di più. O perlomeno, uno di quelli in cui mi ricordo di quanto siamo simili.
RispondiEliminaGrazie delle tue parole, An! :)
Grazie a te, Alic, che sei sempre qui. Io credo che ci aiutiamo un po' a vicende con le nostre rispettive parole, perciò non potrebbe esserci di meglio :)
EliminaI don't know why this comment is here and not in the spam table...
RispondiEliminaHo capito! Ma tu sei pronta a morire?
RispondiEliminaPer quale CAUSA?
La conosci la SENTENZA?
La religione, che vuol dire RELIGERE (approfondire il TUTTO) è una gruccia che MAN-teneva la TUNICA di PELLE, e adESSO VESTO il MANTELLO.
Sai cosa vuol dire il MANTELLO?
Cara MIA bisACCIA.
Sentenza, conoscere, approfondire, sapere... ma in tutto questo dov'è finita la bellezza dell'oblio?
EliminaE tu, sei pronto a morire, tu?
E' il motivo per il quale mi sono incarnato per UNA DONNA, non per l'oblio, al massimo per un orgasmo, ma poi ho conosciuto l'ESTASI.
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