L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Nous nous reverrons, au dimanche

Buongiorno... forse è meglio buonanotte (00:05)... Buonanotte!
Prima che andiate a dormire, e che vada anche io, vi volevo dire qualcosa.
Domani parto per Parigi, non ci starò molto tempo, ma non ha importanza. Parigi deve essere meravigliosa e anche quelle quattro strade che riuscirò a vedere lo saranno.
Parigi è una città molto speciale per me. So che può sembrare una frase scontata, ma non lo è. A Parigi ho ambientato il mio libro e forse c'è una buona possibilità che in futuro possiate leggerlo. Parigi mi ha accompagnata in questo libro per ben tre anni e, sebbene non conosca affatto questa città, se non per puro studio, questa città ha cominciato a vivere un po' in me e io vivrò sempre un po' in questa città.
Parigi ha dato modo al mio libro di esistere, insieme a tutti quelli che l'hanno sostenuto, fra i quali ci siete voi, che mi leggete.
Voglio raccontarvi tanto e tanto e tanto. Tutto quello che accadrà. Spero sarà bello o comunque sarà... particolare. Insomma, spero di avere una storia da raccontare al mio ritorno. E se la storia non sarà eccezionale, proverò a renderla tale; e se le mie, dubbie o indubbie, dipende dai punti di vista, abilità scrittorie non saranno abbastanza, Parigi, lei da sola, è sempre un po' d'aiuto.
Sogni d'oro, mes petits frères.



PS. Perdonatemi nel caso la parte in francese sia sbagliata, ma ho dovuto affidarmi a Google traduttore.

Commenti

  1. A me capita con un luogo che trovo molto affascinante, dove ho ambientato alcuni miei racconti, non una città intera ma un piccolo paesino delizioso. E' bello tornare in un luogo di cui hai scritto!
    Ti auguro buon viaggio allora! ^^
    A presto .. Dream Teller ^^

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    1. Io spesso (sempre) ambiento i miei libri in grandi città, è una mia ossessione :')

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    2. Una bella ossessione! ^^
      Spero ti stia divertendo!
      A presto .. Dream Teller ^^

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  2. Beh, divertiti!
    Goditi quella città bellissima :)

    Moz-

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  3. Parigi resta sempre piena di fascino, unica.
    Divertiti!!

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  4. Oddio parigi *O*
    Non vedo l'ora di leggere il tuo post quando ritornerai *-*

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  5. Non l'ho mai vista. Tutti me ne parlano come una città estremamente romantica,ma secondo me c'è qualcosa in più! Taaaanto in più! Il mistero,il fascino,l'arte,taaante belle cose :)

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    1. È sicuramente di più, è qualcosa di davvero magico :')

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  6. I will certainly go to visit your blog :)

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