L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Quel grammo in più

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Sto per andare a scuolaguida, sono tornata.
La vacanza ha avuto i suoi alti e bassi ed è stata strana, ma mai quanto quel ragazzo ho incontrato là. Non mi era mai successo, in un attimo è accaduto tutto, ancor prima che me ne accorgessi, ma non ne voglio parlare, fosse lo farò, velatamente, ma non oggi.
Oggi sono distrutta, scrivo da tutto il pomeriggio e non ce la faccio più, sono di quello stanco felice, quello di quando sei distrutto, ma stai comunque alla perfezione.
Bevo un caffè dopo l'altro e ogni tanto un sorso di vino. Mi sento una vecchia spugna ubriacona, ma ho come l'impressione che quel vino abbia una gradazione molto bassa, il caffè sembra avere effetti più forti del vino. Qui fa caldo, ma non è ancora il caldo che speravo. Stasera volevo uscire, ma poi ho pensato che effettivamente avevo più voglia di scrivere.
Non so voi, ma a me scrivere dà quel senso di esaltazione misto a stanchezza che si ha solo dopo essersi drogati, o almeno credo, non l'ho mai fatto.
I miei genitori hanno capito che non devono stressarmi, che esco quando ne ho voglia e che non lo faccio a tappe continue come gli altri. L'hanno capito anche perché quella volta che mi avevano detto che uscivo troppo poco, sono uscita di casa e sono tornata alle quattro, non ho fatto niente di che e li ho informati che avrei fatto tanto tardi e loro sono stati al gioco. Adesso se esco va loro bene e se non esco è lo stesso. Stasera vedrò, lungo il percorso per tornare a casa o anche prima.
Due mesi fa non avrei mai potuto farlo, scegliere di uscire mezz'ora prima di farlo, dico. Non so se i miei si siano rassegnati o se abbiano acquistato fiducia in me.
Forse hanno semplicemente realizzato che non sono niente di speciale come figlia ribelle, il massimo che riesco a fare è bere un bicchiere di birra mentre parlo con i miei amici di politica e poesia.
Certo l'ultima esperienza per loro è stata stupefacente, un ragazzo venticinquenne laureato, ballerino di electro dance/animatore che si avvicina una mattina alla loro figlioletta e le chiede in un colpo di uscire, ma l'unica ora per uscire è dopo il lavoro in campeggio, che finisce alle tre di notte. Questa cosa è stata stupefacente anche per me, non crediate. Ecco, l'ho detto, non mi sono trattenuta. "Assurdo" tutto quello che pensavo era assurdo. E poi non è stato così male, anzi. Io, però, ho tenuto che finisse tutto lì. Perché a me piace scrivere molto più dei ragazzi e questa cosa era davvero troppo impegnativa. Tutto senza pretese, com'è giusto che sia. Voi non avete idea di come io sia uscita da quest'esperienza, che, pur fulminea, mi ha donato un senso di sicurezza in me stessa che non avevo. Sto bene, ragazzi, sto davvero bene. Sono più portata a parlare con le persone, meno chiusa, sono davvero orgogliosa di questa vita. La conclusione di oggi è che tutti avremmo motivi per deprimerci, forse alcuni più di altri, ma tutti abbiamo dei motivi per essere felici. E la felicità non è perfezione, non è che tutto vada bene, per me la felicità in questo momento (e solo ora) è quel grammo di sicurezza che mi mancava.
Trovate anche voi la vostra temporanea felicità.

Commenti

  1. La felicità infatti è data dalle piccole cose che spesso ci appaiono invisibili.

    Moz-

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  2. brava ragazza, trovare qualcosa per cui sorridere ed essere felici!
    ti auguro altri infiniti momenti come questo!
    un abbraccio!

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    1. E l'augurio gira anche a te, dovrebbero essere dati a tutti questo genere di momenti :')

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  3. Wow che bello, questa E' la mia filosofia di vita.
    Bentornata!! :)

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    1. Grazieee!
      E' la tua filosofia?? Ne ho azzeccata una allora :D

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  4. I miei invece non l'hanno ancora capito che molto spesso preferisco stare a casa a leggere o a scrivere :/
    Hai proprio ragione alla fine, la felicità si può avere con poco.
    Sono le piccole cose a fare la differenza

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    1. Lo capiranno presto, io ho quasi diciott'anni e l'hanno capito quest'anno :')

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  5. Che bambina responsabile XD

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