L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

La mia passione: l'odiata realtà


Una rosa prima fa sbiadire i propri petali che virano dal rosso al bianco sporco di sangue e poi lascia che cadano tra le intemperie che un temporale scatena. Muore lentamente, muore con dignità, vanificando la propria bellezza e spogliandosi di essa. 
Un ragazzo cerca in un cestino dell'immondizia di che vivere. E' crudele, è massacrante, è bellissimo. Bellissimo vedere come non sia affatto pietoso, vedere quanto urli per il dolore di doversi ridurre a tanto pur di mangiare sempre mantenendo il decoro. 
Decoro che contraddistingue una persona da un essere vivente. 
Una dignità che ho visto nei vecchi video del nazismo, era lì, in quegli ebrei, zingari, neri deportati e affamati alla follia e, invece, non c'era negli occhi di coloro che li seviziavano. 
E' tanto vuota la freddezza dell'ordine assoluto, quanto è pieno l'infiammato calore del disordine disperato. 
Sono giovane, ma ho visto tanto, ho visto abbastanza per decidere che è proprio quel fascinoso odio che mi fa battere il cuore. Quello su cui voglio indagare, di cui voglio scrivere e parlare. 
Voglio scrivere di chi combatte. Voglio che si conosca la guerra, il terrore, l'ingiustizia, la morte. 
Voglio che chi è del mio tempo e chi sarà di quelli successivi veda il coraggio di chi pretende i propri diritti. Basta avere vergogna. Non bisogna vergognarsi delle storie di chi ha vissuto la tratta, la schiavitù, l'odio, il razzismo, l'omofobia, la xenofobia, il fanatismo. 
L'essere umano è cieco di fronte a ciò che affligge il mondo, si ha troppo timore di parlarne, si ha troppa paura delle ripercussioni. Dovremmo smetterla di comportarci da esseri umani e iniziare ad essere uomini. Prima o poi qualcuno dovrà cominciare a togliere le bende dagli occhi della gente e se nessuno vuole essere primo, se nessuno vuole farlo, allora mi offro volontaria. 
Ho diciassette anni, ma mi sono già sentita dire mille volte che sono troppo ambiziosa.So prendere le mie decisioni da sola, non voglio lasciare il mio posto a nessuno, c'è sempre il "qualcun altro" della situazione, oggi, in questa vita, voglio essere io ad intraprendere la strada "diversa". Non voglio fare niente di eccessivo, né essere chissà quale personaggio. Ho solo un incondizionato e smisurato bisogno di raccontare. Voglio con tutto il mio cuore sapere, sapere, sapere e tramandare il mio sapere agli altri. La realtà mi piace e merita di essere conosciuta grazie al freddo calore di chi non ha pietà e di chi ha passione. Scrivere della morte potrebbe farmi morire, ma ignorandola morirei comunque. 

Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie mille, lo prendo come un complimento perché io di solito lo dico delle cose che mi sono piaciute :D

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  2. Un post che mi ha lasciato veramente di stucco se poi scritto da una ragazza.
    Il metterci la faccia, il capire l'odio e il dolore, la sofferenza e il rispetto, penso sia una delle cose più ardue della vita.
    Un po' perchè noi" esseri umani" ci vergogniamo di metterci a nudo un po' perchè si pensa che gli altri non ci capiranno mai.
    Posso dirti cosa si prova nel vedere morire un affetto basilare, strappato da un niente dall'oggi al domani..
    La lacerazione, la disperazione, l'angoscia, che ti trasforma la vita, il cuore e il carattere..
    Questa sono io dopo un anno di lacrime.
    Ecco ti ho regalato un'esperienza!
    Un bacio!

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    1. Per fortuna posso solo immaginare, però stai certa che io non dimentico niente e che la tua esperienza ce l'ho ben radicata nella mente ;)

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  3. Sono una gran fan di Ellie, son contentissima che andrò a vederla a Zurich! *-*

    e..tu sei..una piccola cuoricina <3

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    1. Io adoro la sua voce, mi piace davvero molto *--*
      Grazie mille <3

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  4. bel post Anto!
    sapere, leggere e scrivere sono inscindibili per essere ua brava scrittrice.... in bocca al lupo!

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    1. Sì soprattutto scrivere eheheh, no, a parte gli scherzi penso che per essere bravi scrittori bisogna prima di tutto avere dei principi, degli ideali, un ordine mentale ben predisposto, delle idee solide capaci di far riflettere freddamente sulle situazioni :)

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  5. Cavolo, ogni volta mi lasci senza parole...
    Alcuni ormai hanno imparato a ignorare ciò di cui tu vuoi scrivere. Eppure tutto ciò esiste, e qualcuno dovrà prima o poi raccontarlo e farlo capire agli altri!

    Un bacio <3

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    1. Sai ho sempre pensato che ignorare qualcosa sia l'inizio di una catastrofe, l'ignoranza stessa è una catastrofe, anche nelle più piccole cose.
      Ricambiato <3

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  6. E io potrei morire se non inizio a leggere qualcosa di tuo. E intendo qualcosa di molto più sostanzioso di un post, lo sai che le amo gli scritti che non finiscono mai <3

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    1. Starei tutti i giorni e tutte le notti a scrivere per finire il libro, ma purtroppo ci sono cose insensate come: la scuola, il dormire, il mangiare e i vari impegni che mi disturbano. Sono condannata ad andare a vivere in una sperduta casa in Alaska ahah <3

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  7. Non bisogna dire a qualcuno di essere troppo ambizioso. Io per esempio non lo sono granchè ma perchè purtroppo mi lascio mettere sotto dal pessimismo (a causa della situazione che stiamo vivendo qui nel nostro paese). Comunque la tua è una causa nobile, se alcuni scrittori non avessero parlato anche delle situazioni tragiche e dolorose non avremmo scoperto alcune cose (come il genocidio degli armeni che cercano ancora di nascondere).
    Ps : potrei chiederti di rispondere nel mio blog? Purtroppo non entro spesso su blogger e rischio di perdermi le tue risposte ><

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  8. Infatti all'università studierò qualcosa per cui ora non si trova proprio lavoro (psicologia). Purtroppo sì, non è semplice, per quello se non troverò qualcosa che mi dia almeno la possibilità di sopravvivere dovrò andare fuori dal nostro paese, anche se lascerò molte persone .__. Ma se non ci danno nemmeno la possibilità di vivere degnamente, perchè si permettono di lamentarsi del fatto che i giovani e non solo, fuggano per cercare di meglio? Io non lo capisco ><

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  9. è bello quello che ci racconti non smettere mai

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