L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Basta poco...

Sono quattro giorni che piove ininterrottamente, solo adesso ha smesso. Mi sento l'acqua nelle ossa e il freddo sulla pelle. Adesso per fortuna il cielo è coperto di nuvole, ma non sta piangendo. 
Stamattina siamo stati cinque lunghissime ore ad ascoltare una conferenza sul femminicidio. Anch'io che di solito mi annoio con difficoltà non ce la facevo più e sono tornata più stanca di quando faccio lezione "normalmente", però è stato interessane e quindi sono felice di esserci andata. 
Ora devo studiare per latino, ma per fortuna ci metterò poco e potrò immergermi nella lettura. Guardando il post precedente ho visto quanto la mia mente sia proiettata dentro le cose che la fanno attorcigliare, non che sia un male, sono sempre convinta che non pensare a ciò che ci fa stare male sia stupido, una fuga sciocca, però ho lo stesso tentato di concentrarmi su quello che mi fa felice. 
E ho trovato tantissime cose, oltre le classiche scrivere e leggere, frugando mi sono imbattuta nel fatto che quest'anno andrò ad Auschwitz (la quinta estratta di cinque partecipanti nella classe), nella mia amicizia sempre più bella con la mia amica di sempre e con altre due amiche e in un'amicizia nascente con una ragazza della mia classe. Tra le altre cose belle c'è la scelta dell'università, sì forse è un po' prematura come decisione, ma ero troppo curiosa e alla fine mi sono informata sulle diverse facoltà. 
Ne ho trovata solo una che mi ha soddisfatta in pieno tra quelle che mi accattivavano maggiormente: lettere. Non vedo altro futuro per me, medicina non mi piace e le altre non le sento mie. Lettere mi appassiona, mi appassionano anche i corsi e quindi suppongo che farò quella. A Milano (altra bella notizia) perché a Brescia, la città più vicina c'è solo quella della Cattolica e non ho alcuna intenzione di andare in un istituto privato. Negli sbocchi professionali c'era scritto: editoria, giornalismo e insegnamento. Ad insegnare non ci penso nemmeno, sono convinta che per insegnare ci voglia qualcuno che ami farlo e che ne sia capace, io detesterei insegnare e per giunta farei pena, no, propendo decisamente per il giornalismo. Mi piacerebbe fare la giornalista o la scrittrice di romanzi o entrambe le cose, mi affascina scrivere sia per promuovere le proprie idee che per far conoscere quelle degli altri alla gente. Mia madre dice che sono una sognatrice cronica, che bisogna pensare prima di tutto a prendere i soldi per mangiare e io so che ha ragione, ma proprio non ce la faccio a pensare una vita facendo ciò che più mi è conveniente e non ciò che più amo. Sono come mio nonno, quello che non ho mai conosciuto, quelle poche cose che mi sono state dette di lui basterebbero a descrivermi, io mi sento come lui e sono immensamente fiera dei miei ideali di vita. Ho una vita sola e non voglio avere rimpianti, preferirei di gran lunga essere triste per una scelta che ho compiuto io, piuttosto che interrogarmi continuamente su quello che avrei potuto fare... sono felice del mio carattere passionale e un po' fuori di testa, felice di avere un sogno e cosciente di avere le capacità per inseguirlo. 
E poi, in quella lunga lista di cose che mi rendono felice, insieme a voi, ho scovato una persona che cerca con tutto se stesso di comprendermi. Io so che capire appieno un'altra persona è impossibile, ma so anche, grazie al vecchio Jim Morrison, che chi prova a farlo è perché la ama. 
Perciò vedete, basta poco per rendere felice una persona...

Commenti

  1. Ciao :D
    Io credo che tu faccia bene ad inseguire i tuoi sogni. Guadagnarsi il pane è importante, certo, ma se si ha la possibilità di fare qualcosa che potrebbe renderci felici e magari fruttarci, sono convinta che sia giusto coglierla. Inoltre, ti ci vedo come scrittrice e giornalista: scrivi davvero bene, si capisce che ami farlo e credo potrebbe renderti davvero felice :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, sì amo davvero farlo e mi renderebbe felicissima :)

      Elimina
  2. Ciao carissima Anto,
    ti auguro che i tuoi sogni possano diventare realtà.
    Sei davvero speciale!
    Un abbraccio sincero colmo di simpatia.
    Ciao:)
    Luci@

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie tantissime Luci@!! Fossi lì ti abbraccerei fortissimo, sei dolcissima :)

      Elimina
  3. Infatti, Anto... mai smettere di sognare.
    Sognare ma restare ben saldi a terra per affrontare ogni evenienza è ciò che dovremmo far sempre :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ovviamente: seguire il cuore, ma portare sempre la testa con sé ;)

      Elimina
  4. Sono con te: non permettere mai che il senso pratico e il conformismo si mettano contro i tuoi sogni, a meno che il rischio non sia quello di morire (veramente) di fame. E persino in quel caso, prima di rinunciare a ciò che veramente ti piace e verso cui sei inclinata e dotata, pensaci sopra mille volte. Che poi, senso pratico in nome di cosa? In italiA ci sono milioni di laureati in giurisprudenza o economia e commercio, ma se poi non hai il paparino commercialista o lo zio avvocato...
    L'importante è che i sogni non siano solo tali, ma siano sorretti da predisposizione e Talento. Ma questo puoi saperlo solo tu. Tieni solo presente che l'italiA è il peggior paese al mondo per chi vuol vivere scrivendo: dire che ti aspettano nidi di vipere è dire poco.

    Un abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. So che sarà difficile, ma davvero non posso immaginare nient'altro per me e allora sono pronta a scavalcare ogni difficoltà! :D

      Elimina
  5. Dei, grazie!
    Finalmente qualcuno che non ha paura di dire "andrò a studiare lettere, 'fanculo alle facoltà che fanno tutti solo per prendere i soldi!
    In questo sei proprio l'opposto della mia amica, è una vita che cerco di convincerla a fare quello che le piace ma più io mi impegno più altre persone le dicono di non andare assolutamente. Odio! Noi saremo anche sognatrici ma almeno facciao quello che vogliamo. Se devo fare un lavoro come un altro solo per prendere soldi allora mi prendo la laurea che piace a me e faccio la cameriera tutta la vita, piuttosto che andare a lavorare in banca, come aspirano tutti, solo per lo stipendio. Che poi sul serio, è una noia mortale io non lo potrei mai fare!
    Eppure no, sono tutti avvolti da questo cinico realismo che infrange i sogni dei giovani e uccide le nostre vite. Tutto questo non lo posso accettare.
    Perciò che dire? Sei una grande, ne sono sempre più convinta, anche se lettere è tipo una delle pochissime facoltà che non farei, ma ad ogni modo vai così e pensa a quello che ti rende felice... Hai ragione, basta poco, altrimenti io sarei una leopardiana cronica xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aahahhaah, è così vero, io farò quello che mi rende felice, ma devi promettermi che lo farai anche tu e allora non ci fermerà proprio niente! :D

      Elimina
  6. Tesoro cerca di vivere giorno per giorno, quando sarai al 5 anno potrai benissimo scegliere ciò che fa per te. Parlo per esperienza ovviamente.
    Non farti problemi adesso <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma non mi faccio affatto problemi, semplicemente mi piace pensarci già da prima perché ci vuole tanto tempo per capire cosa si vuole fare della propria vita e io so che purtroppo questi anni voleranno :)
      <3

      Elimina
  7. Oh che bello :)
    Finalmente una blogger più piccina di me, mi sentivo una bimba nel web ;)
    Sciocchezze a parte, in bocca al lupo per la tua scelta.. per adesso concludi il liceo ma fai benissimo a guardare al futuro, sarai meno impreparata quando dovrai scegliere per davvero.

    Un abbraccio.
    Astro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciaoo! Piacere di conoscerti! :D
      Oh, ma sai che ci sono tante blogger più piccole, ce ne sono anche di più piccole di me e non sono poche, Butterfly per esempio è più giovane di me e Alic ha la mia stessa età!
      E' quello che ho pensato anch'io, scegliere l'università è come scegliere la propria vita e credo che questa scelta sia l'unica che non farò a caso!
      Un abbraccio anche a te e benvenuta! ^^

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Addio. Ad un nuovo inizio.

L'acqua del lago non è mai dolce

Premio Blogger Simpatico!