L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Odiosa stupidissima sofferenza!

Stupido Facebook. L'ultima volta che hai pianto? Oggi. Perché? Ma che cazzo te ne frega?! 
Avete mai fatto una cosa stupidissima? Io sì. Ricordo una volta in cui avevo scritto un breve testo meraviglioso, pieno di vita, di passione, ero fierissima e sapete cos'è successo? Che ho schiacciato il tasto NON SALVARE. Quello che mi è successo oggi è molto molto peggio. 
Perdere quello che scrivo per sempre è come perdere un pezzo della mia anima. 
Quando ero piccola mia madre mi raccontò che aveva portato uno dei suoi disegni ad una suora e lei non gliel'aveva più restituito. Mia madre aveva pianto per giorni e non aveva più rivoluto vedere quella donna. Al tempo mi chiesi perché, era solo un disegno. Oggi capisco quanto mi sbagliavo. 
Quando io scrivo anche solo una frase lo faccio con una passione che mi scorre dentro più forte di me. Una passione vera, reale, pungente, travolgente, letale. Tanto che so che potrei fare di tutto pur di scrivere. 
In una parte di una mio storia avevo fatto piangere la protagonista perché le era stata portata via la sua poesia. Singhiozzava istericamente, ogni fibra del suo corpo era smossa da fremiti di dolore acuto e lancinante. Oh come può sembrare esagerato quello che vi sto dicendo, eppure non è così e alcuni di voi sapranno per esperienza che ho ragione. 
Quando un mio testo va perduto riesco a comprendere cosa provi una fata a cui vengono spezzate le ali. E tutto ciò mi fa sentire estremamente male e incredibilmente indistruttibile. Non è contraddittorio perché so quanto possa dare forza l'essere consapevoli che ci sia qualcosa per la quale daresti tutto. E io darei tutto per continuare a scrivere. Venderei l'anima al diavolo, non che detto da me abbia molto peso, ma avete capito il senso. 
Mi sento come una madre con il proprio figlio e mi rendo conto di quanto una donna-madre sia forte: niente potrebbe fermarla quando si tratta di proteggere il sangue del suo sangue. 


Lacrime calde, bollenti, brucianti le corsero fino agli occhi e sgorgarono percorrendo gli zigomi alti, poi le guance, scavalcando la sua bocca carnosa e mescolandosi con il sangue ferroso dei tagli provocati dal gelo, il liquido ibrido le arrivò fino alla punta del mento dove una goccia cadde, sfidando l'attrito dell'aria, sino a sfracellarsi ai suoi piedi. E i suoi occhi, limpidi di pianto rispecchiavano una sofferenza sorda che unicamente scrivere avrebbe potuto placare...

Commenti

  1. Anto, ripristina la calma e se vuoi un consiglio, torna ai vecchi metodi: carta e penna. Ti assicuro che è più emozionante rileggere ciò che leggi, oltre al fatto che la calligrafia muta a seconda delle emozioni che provi e secondo me non c'è niente di più bello. Lascia stare word e file vaganti, scrivere su carta, oltre ad essere più sicuro, conserva sempre il suo fascino di generazione in generazione :**


    E adesso, riprendo la mia frase iniziale: ripristina la calma! E non preoccuparti per la cosa stupidissima che hai commesso, vedrai che non peserà molto.

    Una buona serata, vedi di fare sogni tranquilli e guai se domattina ti sarai svegliata con gli occhioni gonfi!!! :P

    Sally

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    1. Gli occhi gonfi sono il mio tallone di Achille, ma per fortuna c'è il collirio! Ahahah, comunque io scrivo molto a penna e a matita, solo che quando scrivo un libro molto lungo i pensieri volano e molto spesso la mano non riesce a starci dietro, mentre con il computer scrivo alla velocità della luce e amo il ticchettio dei tasti xD

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  2. Ciao Anto.. conosco quella sensazione ed è vero brucia dentro così forte che le lacrime vengono giù senza aver modo di fermarle. Ma sai cosa ho imparato con il tempo, che tutto era legato al timore di dimenticare, timore che nasce dal primo momento della "perdita" perchè ci accorgiamo subito di non essere in grado di rischivere, di ridisegnare, di ricreare.... in un attimo tutto sembra esserci sfuggito. Eppure una cosa è rimasta. E' rimasta la passione con cui abbiamo creato, è rimasta l'emozione che ti ci ha suscitato quell'atto creativo, è rimasto il ricordo che ha guidato il nostro pensiero e la nostra mano... ed è quello che realmente vale.
    un abbraccio
    ps: ad ogni modo, a seguito di perdite di ore e ore di lavoro avute fortunatamente di rado, ho imparato a salvare continuamente ^_^

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    1. Anch'io salvo continuamente, purtroppo questa volta è stata un'altra cosa e spero che si possa recuperare il mio lavoro :D

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  3. A me è successo con quella famosa storia su Alessandro Magno (povera!, plagiata e perduta!).
    Per poco non ho avuto un attacco epilettico. Ero istericamente fuori di me, è stato orribile.
    Ti comprendo, lo giuro. Hai il mio sostegno. Spero che tu ti sia calmata e sia tornata all'attacco con la tua scrittura meravigliosa ù_ù

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    1. Dopo le parole "scrittura meravigliosa" sono andata in tilt ahahahah, comunque me la ricordo la storia di Alessandro Magno, era destinata allo sfascio, era proprio attaccata dalla sfortuna LOL

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  4. Ti dico solo che una volta ho dovuto riscrivere le prime 10 pagine della mia tesi perché il pc si ruppe :p

    In ogni caso, le cose che ho perso sono convinto che restano dentro di me come bagaglio.
    Non posso più averle, forse un po' mi dispiace ma me ne faccio subito una ragione.
    E la cosa positiva è che posso rifarle meglio!! :)

    Moz-

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    1. MMm... no. Ahahhahahah, scusa, ma riscrivere una storia è impossibile e se la riscrivessi farebbe schifo. Con una tesi si può fare, ma con un romanzo no, anche perché non si possono riprovare le emozioni uniche che sentono i personaggi. Ci ho provato una volta e mi dispiace, ma è davvero uscita orribile xD

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  5. Ehi. Se ti può consolare io una volta ho perso 90 pagine di libro. Scritto in sette mesi. Inutile dire che fu uno shock. Insomma, all'epoca ero tremila volta più motivata di adesso e anche parecchio più illusa. E in ogni caso perdere un lavoro del genere è piuttosto agghiacciante, non dico di no.
    Però, come dire... si va avanti. Quelle 90 pagine sono andate perdute, scomparse e non riuscirò mai a ricordare ogni singola parola di ogni pagina, è impossibile.
    Però la verità è che non c'è tempo da perdere e non c'è assolutamente tempo per il panico. L'unica cosa da fare è prendere di nuovo una pagina bianca di word e ricominciare dall'inizio.
    Lo so che è orribile, è una cosa davvero davvero orrenda, mi ricordo che non volevo più scrivere. Però si supera anche quello. Non lo so come, sarà per via dell'istinto di adattamento dell'uomo che riesce perfino a superare la morte dei familiari, non lo so "COME" ma in qualche modo si fa. Nell'ultimo libro che ho letto il vecchio Magnus diceva "Prendi ciò che non è sopportabile e lo sopporti. Tutto qui".
    Quindi cerca di resistere, cerca di scrivere, scrivi di quello che provi adesso, scrivi di quello che ti senti dentro per la perdita di questo testo. All'epoca mi aiutò molto. Prima di prendere un'altra pagina e ricominciare. 90 pagine sono un'infinità quando le perdi. E da quella volta non sono mai più stata capace di scriverle. Perciò capisco, anche troppo ma si deve andare avanti.

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    1. Lo so che sono un'infinità, perché io ne avevo tipo un centinaio, scritto in otto mesi ahahahahah oddio, rido per non piangere, speriamo di poterle recuperare D:

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  6. Bellissime parole!
    In questi momenti l'unica cosa da fare è stare calmi e non pensarci...
    Ti consolo anchio! Pensa, il mese scorso ho perso tutto quello che avuto al pc, tutto! Mio fratello quando ha ripristinato il computer non mi ha salvato le cose!
    Oddio forse è meglio che non ci penso altrimenti potrei prendere un coltello, visto che sono in cucina, andare nella camera affianco e uccidere mio fratello!
    Ahaha non credo che lo farò ma non sarebbe male, per adesso mi limito a piangere dentro...
    (Dai una faccina ci sta, anche se non rispecchia esattamente il mio stato: XD)

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    1. Io l'avrei ammazzato tuo fratello... madò, come hai fatto a resistere alla tentazione di strangolarlo???! LOOOL

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  7. E' successo anche a me ieri.. altrimenti non sarebbe fb

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  8. Non ne parliamo.. quante volte mi è accaduto durante la stesura della mia tesi di laurea! L'unica cosa da fare è rimboccarsi le maniche e RIcominciare.. -.-

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    1. Come ho già detto a Miki, con una tesi si può, ma con un libro... devi cominciarne un altro per forza D:

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  9. Io perdo di continuo le bozze dei miei libri , perché in un momento di crisi in cui penso sia orribile lo cancello .
    Però sono certa di non poter paragonare la mia sofferenza con la tua perché si vede nei tuoi testi quanto amore , pezzi di te ci metti , e quando lo perdi e come aver perso un pezzo di te .

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    1. Quanto sei dolce ^^ diventi più dolce ogni giorno che passa! Secondo me hai bisogno solamente di un po' più di fiducia in te stessa e scriverai dei testi meravigliosi :)

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