L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Ecco cosa mi fa stare davvero male

I miei professori di italiano dicono che scrivo male. Questa dice addirittura che si vede che non leggo e che non scrivo. Mi dice che mi dovrei allenare perché i miei testi sono davvero poco scorrevoli.
Questo mi fa stare male, mi fa stare male perché credo che scrivere sia l'unica cosa in cui riesco bene davvero e soprattutto perché non vorrei fare nient'altro.
Sto iniziando a pensare che scrivo in un modo pietoso. Mi sta distruggendo.

Commenti

  1. Non smettere mai di credere nei tuoi sogni cara Anto. Per gli insegnanti di italiano è difficile essere oggettivi, il voto passa sempre attraverso il loro gusto personale. Ma se c'è una cosa che so, è che scrivi bene. Un abbraccio.

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  2. La scuola è una livella, appiattisce l'estro di tutti. Dovresti proprio fottertene. Io amo scrivere e a scuola non sono mai andato oltre il 6/7, se andava bene.
    Ma sticazzi!
    Tu innanzittuto non commentti errori, almeno da quel che ho letto. L'essenziale è questo. Se non piace il modo di scrivere, quello è mero gusto del professore. A me non piace (più) il modo di scrivere di S. King per dirti. Ma King se ne frega e resta comunque un grande scrittore.

    Su con la vita, e fotti la scuola, vera livella della cultura!!

    Moz-

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  3. Se i professori capissero qualcosa di scrittura... ti pare che sarebbero dietro una cattedra a insegnare!?!
    Ne ho incontrati parecchi anch'io così. Purtroppo l'insegnamento è ancora basato sull'accentuare gli errori, invece di incoraggiare gli studenti elogiandoli per il tanto o poco che fanno.
    L'unico modo è cercare di fregarsene e continuare per la propria strada, magari affidando il giudizio a qualcuno che tu stimi e in cui hai piena fiducia. Criticare va bene, ma deve essere qualcosa di costruttivo e non volto a stroncare anche l'entusiasmo.

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    1. ahahah, la prima frase è epica Daffo xD Comunque hai ragione, criticare dev'essere costruttivo, quella è una critica davvero apprezzabile :)

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  4. Sono una "proff" - come mi chiama chi mi conosce - e non una scrittrice, ma posso dirti una cosa molto simile a quel che ti ha scritto Miki: al Ginnasio avevo 9 di italiano (e amava così tanto scrivere che avevo anche io iniziato a comporre una mia "novel"); ma arrivata al 1 Liceo una prof. stronza e ignorante iniziò a darmi 6, 7, dicendomi che non ero originale, non scrivevo bene e che non dovevo iscrivermi al Classico.

    Furono i 3 anni più difficili della mia carriera scolastica: amavo studiare, lo facevo per apprendere e non per il voto, ma quella ***** mi aveva convinta quasi che non scrivessi bene.

    Uscita dal Liceo - con 60/60 - mi iscrissi in Lettere Classiche e ripresi a scrivere con passione ed estro, ritrovando la fiducia in me stessa e l'entusiasmo.
    I miei voti viaggiavano tra il 27 ed il 30...

    Non lo dico per vantarmi, ma per farti comprendere che (a volte) incontri persone che invece di sostenere il tuo talento, ne sono infastidite e (forse per invidia per il tempo che tu hai davanti e loro magari dietro alle loro spalle) ti tagliano le gambe, ingiustificatamente.

    La grandezza di un sogno si misura dal numero di ostacoli che si sono dovuti superare per realizzarlo.
    Non permettere a nessuno di dirti cosa sai o non sai fare!

    ti abbraccio :)

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    1. Scarlett guarda che le parolacce le puoi dire, sì sì, era proprio una stronza ;)
      E grazie :)

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  5. Puoi dirgli che fra i lettori del tuo blog c'è uno fra i più grandi scrittori italiani contemporanei, forse uno fra i due o tre migliori, e che lui (cioè io) la pensa, su di te, assai diversamente da loro... :D

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  6. Allora mi sa che questa qui deve cambiare mestiere, ho scoperto questo blog troppo in ritardo e sinceramente più leggo e più apprezzo ciò che scrivi :)
    Flavio.

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  7. Succede. Non perchè scrivi male, ma perchè un conto è scrivere per la scuola, dove sei ingabbiata fra la richiesta che ti viene fatta e il parere personale dell'insegnante, e quello che scrivi per il gusto di farlo, dove sei tu a stabilire i limiti e i confini. Chi è creativo può avere difficoltà a restare in una gabbia, soprattutto se quando scrivi "per te" riporti il flusso dei pensieri: se deve stare in margini prestabiliti da altri le idee tendono ad accavallarsi e il risultato appare più scadente di quanto non sia.
    Fai una brutta copia, sempre, scrivi grande e lascia dei margini ampi dove poter fare riporti e correzioni, e butta giù ciò che vuoi scrivere senza preoccuparti di tempi verbali e grammatica. Quando rileggerai avrai tutto il tempo di fare le correzioni e rendere le frasi più brevi e più lineari.
    Tenendo sempre presente che l'insegnante è una persona e come tale non sarà mai completamente obiettiva, al punto che molti grandi scrittori hanno visto in primo acchito le loro opere rifiutate dagli editori.
    Non ti scoraggiare. Un parere negativo è solo questo, un parere. Magari l'anno prossimo cambiando l'insegnante cambierà anche la situazione. Quello che non deve mai cambiare, invece, è il gusto e la voglia di scrivere. Lo fai per te stessa in primo luogo, e dopo per gli altri. L'unico vero giudice, l'unico che conta, sei tu.

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    1. E' vero, anch'io ci ho pensato, magari il mio articolo di giornale era davvero scritto male, eppure rileggendolo l'ho scoperto più bello di prima, era davvero scritto bene, un articolo di giornale con tanto d'ironia, meglio di tanti post qui sul blog, comunque alla fine sì, gli unici che contano siamo noi :)

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  8. Antonia, la tua professoressa è proprio scema allora!! Scrivi benissimo, te l'abbiamo sempre detto...si vede che le stai sul cazzo u.u perchè sbaglia di grosso!!

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  9. ma la tua insegnante è pazza....secondo me scrivi benissimo, motivo per cui leggo sempre il tuo blog!!!

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  10. Cheeeeeee Coooooooooooooosaaaaaaa ????
    Ma stiamo scherzando , la tua prof è una scema senza cervello , cretina e tutto con lei !!!
    Scrivi da meraviglia , e non farti deprimere da una scema come quella !!!!!
    Ma se non le piace come scrivi tu allora che le piace O.o
    Boh , è proprio scema !!
    Se vuoi vengo a scuola tua e la picchio ... muahahahah !!!

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  11. Sei bravissima ed hai tanta fantasia...
    Un dolce abbraccio:)
    Luci@

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  12. Lo sapevi che Pirandello aveva nove in matematica e quattro in Italiano ?!?!?! La scuola non sempre è indicativa. È come Sanremo la canzone che vince il festival poi non passa per radio

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    1. Oh beh, la storia di Pirandello mi tira su di un bel po'!

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  13. Scrivi come ti senti di fare. Esattamente come fa ogni scrittore.

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    1. Scrivo per come sono, io sono quello che scrivo, tutto qui :)

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  14. Ah, sai com'è la scuola... pensa che il mio prof di matematica, all'unanimità il migliore della mia scuola -- ed è un liceo scientifico centrale, mica scherzi xD -- ha rischiato varie volte di essere bocciato nella materia che insegna! È vero che scrivere non è matematica, ma il concetto è lo stesso: diffida delle valutazioni scolastiche! ù_ù E soprattutto non lasciare che giudizi così idioti, che non varrebbe la pena di ascoltare, minino la tua autostima letteraria (che dovresti avere, viste le tue capacità xD)!
    Stay strong & keep writing \m/

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    1. Ahahahah, grazie \m/ u_u comuque non ci penso più, siete dei lettori troppo bravi a tirar su il morale :D

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  15. Ciao!
    Ero morta ma ora sono tornata dall'oltretomba (ogni tanto parto per qualche viaggio dantesco). Ho letto i post che mi sono persa, quello prima di questo non ho commentato perchè ho pensato che lo avevi scritto troppo tempo fa. E anche questo in realtà credo che ormai non sarai più nello stesso stato d'animo di quando hai scritto il post, ma ho voluto commentare lo stesso perchè la stessa cosa capita a me.
    Negli ultimi compiti di italiano che ho fatto mi sono sentita dire a ripetizione per un'infinità di tempo solo una cosa: devi migliorare la forma, la sintassi e il lessico. Ora, con grande rammarico sono costretta ad ammettere che i miei contenuti spesso sono piuttosto effimeri, non sono un gran chè nelle trame convincenti o nello scrivere cose interessanti, ma il mio punto di forza è sempre stata la forma, la scorrevolezza, il fatto che non sono pesante. Posso anche scrivere testi che dal punto di vista del contenuto sono molto poveri ma il modo in cui sono scritti, la forma, quella è il mio cavallo di battaglia. Ora io ho rinunciato a tutto quello che mi piaceva fare. Mi è rimasta soltanto la scrittura e già da qualche tempo avevo iniziato a pensare che ero uno schifo nello scrivere e adesso dopo questi bei complimenti le cose non sono migliorate. Faccio schifo a scrivere?
    Alla domanda che mi sono fatta: sono brava a scrivere? Mi è venuta in mente solo una risposta. Scrivo. Tanto basta.

    Scusa se non sono stata presente sul blog ^^"

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    1. Sì hai ragione e infatti anch'io mi sono posta questa domanda e io mi sono risposta, beh se non scrivessi starei male, quindi lo faccio XD e non sparireeeeee che mi fai prendere dei colpi! :D

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