L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Quanto amore c'è ancora nel mio cuore...

Si svegliò in modo strano. Aveva sognato lui che sorrideva per tutta la notte. Non le importava se quello fosse il suo unico ricordo o un sogno statico. Lui era lì e sorrideva.
Si levò e andò in cucina per bere il caffè, scorse due buchi acquosi sul vetro appannato della finestra, dai quali scendevano due rivoli d'acqua, come occhi in lacrime.
Sotto altri buchi, il tutto appariva come una geisha piangente. Era tanto inquietante che lei si spaventò.
Tornò sul letto in camera sua per vestirsi e, seduta, si portò le ginocchia al petto con l'intento di scaldarsi le gambe nude.
–Cos'hai?– le domandò sua madre senza apparente motivo.
–Freddo–
–Allora vestiti...– propose la madre di rimando. "Ho freddo dentro" pensò lei.
Quando poi si vide riflessa nello specchio del bagno, non si riconobbe quasi. Le labbra erano rosso sangue e gli occhi verdi screziati di grigio rispecchiavano la luce come due laghi illuminati dal sole. Due laghi salmastri, color verde e grigio ardesia.
I tratti del viso le parvero troppo spigolosi e un'angoscia le crebbe dentro, non sapeva spiegarsi perché. Voleva solo quel lui che, in sogno, le sorrideva e invece aveva una lei che non riconosceva.
Il sorriso quel giorno pareva non sbocciare mai. Permaneva solamente quell'amara tristezza nella quale avrebbe voluto crogiolarsi. Aveva bisogno di quella voce, come dell'ossigeno per respirare.
Ma erano settimane che non le parlava più, erano settimane che nemmeno s'incontravano.
Mentre, rassegnata, s'incamminava verso la classe, qualcuno sbatté contro la sua spalla.
Non sapeva chi gliel'avesse mandato, vide quel sorriso e parlò cinque minuti con lui.
L'intimità di quell'attimo di sguardo le aveva ricordato quanto le mancasse. E quanto amore c'era ancora nel suo cuore.


Grazie per essere così tanti e darmi così tanto amore. (quella di cui parlo sono io...). 

Commenti

  1. E' bellissiiiiiiiiiiiiiiiiimaaaaa!!!!!
    Adoro il modo in cui scrivi *-*
    Sono certa che quando pubblicherai il tuo libro , le tue parole diventeranno una droga per i lettori !!!!!
    Brava , brava , brava !!!!!

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  2. Bel racconto, @nto! *.*
    E poi mi identifico molto con la protagonista ;)

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  3. Bellisssimissimo Q__Q , so che non c'entra niente, ma anche a me è capitato di fare sogni bellissimi dal quale non volevo più svegliarmi e altre volte di svegliarmi sorridendo senza ricordarmi perché : era stato un bel sogno a darmi il sorriso e fare in modo che non andasse via per tutta la giornata ^^
    A volte mi piacerebbe tornare in quel sogno che ho appena lasciato , ma purtroppo i sogni non funzionano a comando T.T

    Spero che il tuo sogno d'amore diventi giorno dopo giorno più concreto <3

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    1. Oh, ma è successo davvero. Il sogno si fermava a lui che sorrideva, ma il fatto che mi sono svegliata e quello della geisha sul vetro ecc... mi è successo :)

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  4. Davvero bellissimo, sei incredibilmente brava a scrivere *w*

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  5. Risposte
    1. Non trascina travolgendo? Oh, beh, bello lo stesso! ^_^

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