L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Je Suis Charlie

"Je ne suis pas d'accord avec vos idées et je me battrais pour que vous puissiez les exprimer" Voltaire. 
"Non condivido le tue idee, ma darei la vita perché tu le possa esprimere"


Se ne sente parlare ovunque, vero? Si sentono critiche a tutto e tutti, si sente dire che adesso si dovrà imbastire una guerra contro gli attentatori o che si dovrà smettere di fare satira perché provocare non è giusto.
"Questi islamici, musulmani sono tutti uguali e fanatici, cacciamoli!" dicono.
"Sono morte dodici persone e in Francia, cosa me ne frega?" dicono poi.
E ancora: "Se la sono cercata, non avevano rispetto, insultavano e offendevano qualcosa su cui non si dovrebbe scherzare".
Non voglio scrivere una pappardella e non voglio nemmeno ribattere o spiegare eventi senza le competenze per farlo. Voglio solo... esprimere la mia idea.

Charlie Hebdo è un giornale satirico. Non offende, non insulta, semplicemente ricama una storia con una vignetta. A Charlie Hebdo di Dio non interessa per due motivi: 1) Dio non esiste e 2) se esistesse non si curerebbe nemmeno di uno stupido giornaletto. Charlie Hebdo è degli uomini per gli uomini. Charlie Hebdo, proprio perché è un giornale, è l'emblema della libertà dell'uomo. Siamo liberi, di dire, scrivere e pensare. Nessuno ci toglierà mai queste libertà. Siamo nati liberi e lo resteremo sempre.
I giornalisti di Charlie Hebdo sapevano che il loro lavoro era rischioso e lo accettavano. Ogni giornalista che decida d'intraprendere un lavoro come il loro deve essere cosciente che per ogni parola gli spetterà una minaccia e che per una parola in più potrebbe spettargli una pallottola. Ma lo accetta o, altrimenti, sceglie un'altra professione. Smettere di fare satira è stupido, limitarla è controproducente. Al Qaeda, lo Stato Islamico o chicchessia attaccano i nostri "luoghi di culto", i "santuari" della nostra libertà, perché sono quelli a renderci pericolosi, a renderci forti. I giornalisti, quei giornalisti non sono eroi, sono persone che amano il proprio lavoro e la propria libertà. E francamente, che senso avrebbe vivere in prigione? Per me nessuno.

Commenti

  1. Purtroppo la libertà (di satira) è attaccata anche non da terroristi di Al Qaeda... in Italia siamo specializzati nell'imbavagliarci l'uno con l'altro.
    Chi sono i talebani?

    Moz-

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    1. Concordo con Moz! :)
      Troppi blabla per cose che non si sanno.

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    2. @Moz: Questo è un altro discorso da prendere sicuramente in considerazione, però sinceramente trovo i due tipi di Talebani completamente diversi, non solo, ovviamente, per i modi adottati, ma anche per il motivo del danno che entrambi vogliono causare, sarebbe un discorso sul quale non finirei mai di parlare :'D

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  2. Io la penso in modo un po' diverso. Ma mi piace quello che hai scritto. Come sempre.

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    1. Poter pensarla in modo diverso. E' esattamente il motivo per cui ho scritto il post ;D

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  3. Ciao Anto, sono completamente d'accordo con te...è un dibattito pieno di idee, pieno di opinioni contrastanti, questo, e proprio per questo è utile, nonostante le nostre idee possano differire. Personalmente in quanto francese mi sono sentita molto toccata dagli eventi accaduti la settimana scorsa, e non parlo solo di Charlie Hebdo, ma anche degli altri attentati. Sono stati giorni strani, vissuti minuto per minuto, incollati davanti alla tv o allo streming del giornale di France 2 con l'ansia per quelle persone che stavano rischiando la propria vita, a volte, purtroppo, anche perdendola. Ma per fortuna ho sentito un po' di speranza con la manifestazione di ieri. Buona settimana.

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    1. La manifestazione è stata una delle cose più meravigliose che abbia mai visto. Ho capito, una volta di più, perché vale la pena scrivere :')

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  4. Non sono molto brava a commentare questo genere di argomenti posso solo dire che mi sono sentita molto scossa da quello che è successo.
    A presto ... Dream Teller

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    1. Non ti preoccupare, sono argomenti davvero difficilissimi e molto molto delicati ;)

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