L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Gabriel Garcia Marquez. Il niente nel tutto.

I niente e i tutto mi sono sempre piaciuti. Sono giovane e si dice che i giovani vedano tutto o bianco o nero. Io credo sia vero. Credo che il bello di quest'età sia proprio questo: la passionalità con cui la si affronta. I drammi che drammi non sono.
Ma torniamo ai niente. Chiamo così quei posti, quei concetti, quelle persone che per la gente non sono importanti, ma che per me hanno un significato speciale.
Ed i tutto? I tutto sono quelle "cose" bellissime, ma che ormai hanno perso un pizzico del loro fascino per colpa della notorietà.
Avete presente quella bella sensazione che si ha quando si ascolta una canzone bellissima, ma che nessuno conosce, o si scopre un luogo splendido senza gente, o una persona... Avete mai conosciuto una persona davvero e capito che quel ragazzo o quella ragazza era davvero speciale e solo voi lo sapevate perché gli altri gli/le passavano accanto senza degnarlo/a di uno sguardo?
E' una sensazione particolare e unica. Se mai andrete a visitare la torre Eiffel (o se l'avete già fatto, è lo stesso), saprete quanto è bella e maestosa, ma non è vostra, non ha quel fascino che solo una cosa intima può possedere. Perché di foto della torre Eiffel ce ne sono milioni e i suoi piedi sono il posto speciale di tutti, quindi alla fine non sono il posto speciale di nessuno.
Io alcune volte mi sento un niente, speciale solo per me stessa, ma, per gli altri, nulla più che una semplice ragazza nella media. Altre volte invece mi sento sempre un niente, ma per un'altra persona. Un niente così bello e rilevante che fa battere il cuore al massimo, ma che poi finisce. Perché i niente finiscono e i tutto anche. E si resta soli con se stessi. Proprio per questo ciò che si deve è essere il niente di sé. Perché al mondo che io scrivo non gliene interessa un fico secco, ed è giusto, è a me che deve importare. Proprio come Gabriel Garcia Marquez, secondo voi al mondo poteva fregare che lui accumulasse debiti su debiti per diventare scrittore? No, per il mondo avrebbe anche potuto morire. Poi però è diventato un tutto e la sua morte insieme a lui. Per me, invece, Marquez e "L'amore ai tempi del colera" sono rimasti un niente. E ciò si deve al fatto che lui ci è riuscito, lui è rimasto un niente nel tutto.  Qui si ritorna al bianco e al nero, perché si potrebbe credere che Marquez fosse un grigio, un miscuglio, ed ecco il "rub" amletico. Il mondo è bianco ed è nero. E' armonia di entrambi, non mescolanza, ed è per questo che il grigio non esiste. Il grigio è uno stato intermedio dove non c'è tristezza e felicità. Se c'è una promessa che voglio fare è questa: prometto che non mi farò mai intrappolare dal grigio. Che il nero ed il bianco mi attraversino, ma il grigio non mi sfiorerà mai.

Commenti

  1. L'inizio è magnifico non che il resto sia brutto *_*

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  2. A te speciale amica,
    auguro una serena e festosa Pasqua.
    Un grosso bacio
    da Luci@

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    1. Grazie Luci@@@@@@!!!! Buona Pasqua anche a te <3

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  3. E' così bello questo post, An!
    Anche se devo ammettere di essere in disaccordo con il concetto centrale. Non sopporto il nero e il bianco, non li sopporto, io vivo nel grigio, sono parte di esso e delle sue innumerevoli sfumature (non 50 per favore :P).
    Ci incontreremo sul confine del nero e del bianco, senza varcarlo... un giorno.

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    1. Quel giorno cara Alic, sta per arrivare, tra pochissimo! Mi sembra ieri che avevamo sedici anni e i diciotto sembravano lontanissimi, ma ora non lo sono piùùù. Comunque il grigio dipende da come lo vedi, visto nel mio modo non lo sei, visto nel tuo lo sei, è tutta questione di punti di vista <3

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  4. ti ho nominata per il Liebster Award :) vieni a dare un'occhiata :) http://ilovetraveldeby.blogspot.it/2014/04/liebster-award.html ps bellissimo questo post!

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    1. Grazie mille, farò il post prestissimo!
      E grazie mille anche per i complimenti ahah!

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  5. Tesoro succedono momenti così. La cosa piu' importante e' sentirsi un qualcuno per se stessi. Star bene con noi e' un passo avanti vs lo star bene con gli altri. Si serena Piccola :*

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    1. Sono d'accordo, ma ora mi sento molto mooolto meglio :D <3

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  6. Onestamente non m'interessano molto, non sono proprio il mio genere, ma non importa, grazie per avermi avvisato ^^

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  7. che belle le tue parole. Così decise, determinate, passionali. Mi piace tanto il tuo modo di scrivere. Brava Anto!
    Ti abbraccio :)

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    1. Grazie mille :') Un grandissimo abbraccione a te :D

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  8. Concordo con tutti quelli che hanno detto che scrivi benissimo *-* beh, già lo sai che lo penso :P
    Se ti va passa qui, ti ho nominata in un tag ^^ http://cliccaquiela.blogspot.it/2014/04/tag-tagga-il-libro.html
    Un abbraccio <3

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    1. Ma sentirselo ripetere non è di certo brutto ahah, non ti ho ancora ringraziato bene per il Tag, grazieeeeeeeee (anche perché questo tag è adorabile e non vedevo l'ora che qualcuno mi nominasse eheh)
      Abbraccione :* <3

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