L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Segui i tuoi sogni...

...Semplicemente.

Oasis - Stand By Me

Questo periodo per me è un disastro.
Credevo sarebbero state tutte scelte lineari e semplici. Scelte che avevo in qualche modo già preso e invece non è stato così...
Quando t'iscrivi al liceo non pensi nemmeno per un istante al futuro, pensi solo che quello è il posto in cui sei obbligato a stare per cinque anni. Ed è così facile. Tutto ti viene imposto, ti viene dato.
Dopo, invece, cominciano i disordini.
Verso la fine del liceo ci sono voci che ti chiedono da ogni angolo di dir loro dove andrai poi, cosa hai intenzione di fare poi.
Il problema, nella maggior parte dei casi, è che non si è mai pensato ad un poi. C'è sempre stato il clamoroso adesso. Dovevamo studiare quello che non ci piaceva senza capire perché, senza avere nemmeno la più pallida idea di come sarebbe stato il mondo fuori da quelle quattro mura.
E alla fine?
Alla fine ci si aspetta che tu sappia barcamenarti tra quel milione di scelte che, è bene dirlo, condizioneranno la tua vita per sempre e di cui tu non sei mai stato messo davvero al corrente.
Tu lo sai, tu sai quello che ti piace, perché sei stato fortunato e hai trovato il tuo ago in quel casino di un pagliaio. Però... Oh, c'è un "però". Però il tuo ago non va bene.
Tutto d'un tratto tutti sono i tuoi genitori o i tuoi migliori amici e si prendono il permesso di spiegarti come, seguendo i tuoi sogni, non troverai mai un lavoro.
Tu non li ascolti, tu hai una gran testa dura e sai che le tue decisioni sono buone, sono razionali. Sai che impegnarti in qualcosa che non ti piace non solo ti renderà triste, ma anche mediocre, mentre mettere tutto te stesso in un lavoro che ti piace forse non ti renderà inizialmente ricco, ma sarai bravo.
Ma il tarlo della moltitudine di stronzi che s'impegna nel ricordarti ogni giorno come sarà la tua vita, cosa ti succederà, si rigira dentro la tua testa e scava a poco a poco una voragine.
Allora tu prendi in considerazione altre strade, inizi a vedere cosa porta più lavoro di quello che ami. Provi a valutare quei percorsi che proprio schifo non ti fanno, ma che ci sono vicini.
E finisci per prendere la decisione di studiare tutta l'estate per superare l'esame di un corso che di serio non ha proprio nulla e che ti porterà ad un lavoro che, nonostante sia nello stesso ambito, è distante anni luce dai tuoi sogni passati.
Ti convinci.
Perché il tarlo scava.
Poi, come per magia, leggi una cosa e ti viene un'idea, un'idea meravigliosa e innovativa come poche.
Un'idea per la stesura di un libro.
E allora ricordi. Tu, tu, dannato cretino che non sei altro, volevi scrivere libri! Immergerti nella letteratura e studiare, studiare davvero.
Quindi, non dici niente a nessuno. Fingi con tutti, ma guardi bene, la sera della vigilia dell'esame della facoltà "facile" che avevi messo lì come toppa al tuo sogno, il corso di studi da cui tutti avevano cercato di farti allontanare.
Chiami la segreteria dell'università, t'ingegni e t'iscrivi.


T'iscrivi, sì, t'iscrivi in Lettere.
E sai, sai bene, che questa è davvero la scelta giusta.



Seguite i vostri sogni, per quanto indesiderati essi siano. Fidatevi di voi stessi.

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Condivido pienamente. Per fare quello che non ci piace c'è sempre tempo, ma se devo decidere cosa fare della mia vita preferisco seguire la strada che dico io.

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    2. Ti ringrazio moltissimo per il sostegno!

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  2. Saggia scelta! È giusto seguire le proprie inclinazioni, o ancora meglio i propri sogni, è giusto sapere ciò che ci piace, ciò che si ama.
    Sei stata fortunata a capire ciò che volevi, molte persone lo hanno scoperto tardi ciò che volevano fare. Ti auguro di tenertelo stretto e di seguire la tua strada fino in fondo. ^^
    A presto .. Dream Teller ^^

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    1. So di essere stata molto fortunata. Purtroppo, vedo intorno a me, i miei amici, anche quelli più stretti, che magari hanno dovuto scegliere qualcosa che li accontentava, ma che non li soddisfaceva e credo sia davvero qualcosa di pericoloso.
      Sapere per cosa si dovrà dare tutto e rischiare tutto, è fenomenale.
      Un bacio :*

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  3. Spesso semplicemente seguiamo ,o meglio ci lasciamo trasportare dai consigli degli altri e per questo perdiamo di vista quello che è il nostro sogno.Sono contenta che tu abbia preso la scelta che si sembra la più giusta!Ti mando un abbraccio e un forte in bocca al lupo:*

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  4. Sei impazzita?!?!?!?! Mi hai fatto prendere un accidente, stavo leggendo il post e mano a mano dicevo "cosa le hanno fatto? cosa le hanno fatto? cosa le hanno fatto?!?!?!?!". Mi hai fatto prendere un colpo. Se non t'iscrivevi a Lettere venivo a picchiarti. Sul serio.
    Te lo dico io che sono iscritta a ingegneria. Il lavoro, braco di cretini, non c'è in nessun settore. Mia sorella ha fatto infermieristica e hai idea di quante persone le hanno detto "brava" perché era uno dei pochi lavori in cui c'è sempre domanda?! Milioni di persone. E invece poi? Nulla! O vai all'estero o stai a fare la schiava, ecco quel è la verità.
    Quindi fai quello che vuoi, manda in culo quel tot di persone che serve, e fai quello per cui sei nata: scrivi.

    Sono davvero molto molto fiera di te. Vai e stupisci il mondo come sai fare.
    With love,
    Alic

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    1. Quando ho visto che c'era un ottavo commento, ho subito saputo che saresti stata tu! Figurati, più ci ripenso, più capisco che non avrei mai potuto evitare Lettere, è nel mio DNA, come ingegneria per te! 
Fai tanta matematica, Alic e facciamo il culo a tutti :'D !

      

:* <3

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  5. Inutile dire che ti capisco perfettamente! Chissenefrega se lettere non vale più niente per nessuno! È la nostra passione e tanto basta. Complimenti per il coraggio 😉

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    1. Purtroppo per il mio orgoglio, credo che la mia, più che coraggio, sia una necessità. Saremo anche delle eccezioni, ma senza studiare questo tipo di materie, non troveremmo mai la felicità. Mi raccomando, quando sarà il tuo turno, non farti scoraggiare ;)
      <3

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