L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Voglio concretizzare una passione pura.

Sto in silenzio perché parlare è rischioso. Mi chiudo la bocca e il cuore perché ho paura che mi crolli addosso il peso delle mie speranze. Ma è uno sforzo immenso, è difficile. Io sono abituata ad esprimermi, ad urlare quello che provo, tenermi tutto dentro mi fa male, ma so che per adesso è la cosa migliore. 
Sono una scrittrice, alcuni di voi sapranno quanto sia tremendo per noi artisti tenerci dentro le emozioni che vorrebbero rompere il catenaccio della nostra coscienza. Gli artisti seguono il cuore, per uno scrittore i sentimenti sono importantissimi, sono il motore che lo spinge a scrivere e senza scrivere non vive. 
Ma io rimango zitta, taccio e ascolto i Beatles, taccio e mi faccio una doccia, affogo sotto l'acqua i fuochi d'artificio che vorrei accendere con mille fuochi. Voglio concretizzare una passione pura. 
Mi si stringe il cuore a quella voce e ascolto ancora i Beatles perché so che loro soddisferanno per un'altra sera le mie pretese di amore. Ho appena superato tre anni di amore senza vita, non voglio ricadere, vorrei volare, volare forse per la prima volta, non saltare molto alto: volare. 
Qualsiasi argomento lo dirotterei su di lui, come lui fa con me, ma non correrò, non supererò i limiti. Aspetterò, studierò matematica, studierò qualsiasi materia, leggerò, scriverò con tutto il cuore, ascolterò musica, mi farò mille docce aspirando l'odore del bagnoschiuma al caramello, riderò, mi sfogherò giocando a qualunque gioco che mi propongano e rimarrò in silenzio. Zittirò un cuore ribelle finché potrò, finché non fuggirà via. 

Commenti

  1. Hai ragione parlare è rischioso ma se ti tieni tutto dentro sarà difficile dopo recuperare il silenzio...

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    1. Vero, ma forse ci vuole una mezza misura, come in ogni cosa :)

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  2. Non ho ben chiara la situazione ma a volte sì, ci si deve fermare e aspettare...

    Moz-

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    1. Dipende molto da caso a caso, sono cose davvero soggettive :)

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  3. Ho sempre odiato i silenzi. Li trovo inutili e controproducenti.
    Ma a volte ci meritiamo anche un po' di sogno. Quel periodo fatto di farfalle nello stomaco, di batticuore e di imbarazzo. Ma sopratutto di grande speranza.
    Bhè o almeno tutti lo descrivono così.

    Se pensi che sia giusto aspettare aspetta, ma a me sembra che hai aspettato fin troppo...

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    1. Oh, ma non sto parlando di quel lui, è un altro ragazzo ed è stato lui ad avvicinarsi a me. E' diverso, no, anch'io trovo inutili i silenzi, ma vorrei essere sicura, prima di espormi troppo, comunque ho deciso di espormi un po' di più, solo che non ho intenzione di dire a nessuno di chi si tratta, perché ogni volta che lo dico porta sfortuna >_<

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    2. Tesoro sei piena di lui! Ahahaha xD Adogni modo hai ragione è meglio non esporsi subito.
      ;)

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  4. Ed io in silenzio mi gusto i tuoi bellissimi pensieri!... bravissima!
    Dolce sera!
    Ti abbraccio:)
    Luci@

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  5. A volte stare in silenzio salva, a volte anzi parlo per me mi mette a disagio. Quindi comincio a parlare a raffica, tentando di uscire dall'imbarazzo. Non mi piacciono le persone troppo timide che hanno paura della realtà.

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    1. No, non piacciono neppure a me, infatti io provo delle volte a non buttarmi, ma poi è più forte di me e, diciamo, che molte volte va bene, altre va decisamente male e l'ultima volta, quella che m'interessava davvero, forse l'unica che m'interessava davvero, è finita abbastanza male e quindi adesso ho un po' paura... :)

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