L'acqua del lago non è mai dolce
In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita. Una prugna. Orribile, non avete idea. All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa
Un post bellissimo.
RispondiEliminaDato che è molto metaforico, vorrei parlare anche io attraverso la stessa metafora.
Per me l'inverno è quella stagione dove il calore si cerca, si cerca nella gente e nelle situazioni. Forse si crea.
Due tipi di calore diversi, ma entrambi validi :)
Moz-
Sì, davvero un bel post!
EliminaRiscaldiamo questo inverno! :D
Grazie mille miki!
EliminaGrazie Jaqueline :333
Kawai... scusa ma non mi sento di commentare altro ^^"
RispondiEliminaVa benissimo u.u
EliminaPiena di vita, di desiderio di vita...bella.
RispondiEliminaGrazie mille e piacere di conoscerti! :D
EliminaFacendo finta di prenderla solo alla lettera, ne ho abbastanza pure io dell'inverno-inferno... a volte vorrei dribblarlo andandomene in letargo... :-))
RispondiEliminaIn effetti è inteso anche in senso letterale, io odio l'inverno ç____ç
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