L'acqua del lago non è mai dolce

In quasi dieci anni mi è successa veramente la qualunque. Ho firmato un contratto con una casa editrice e quella me l'ha stracciato illegalmente. Mi ha distrutto talmente tanto che pensavo che un desiderio di rivalsa potesse colmare un vuoto. Allora ho scritto un altro libro, aggressivo, violento, un po' gretto. L'ho sputato fuori così di getto, ma non l'ho mai fatto leggere a nessuno. Tantomeno l'ho mandato alle case editrici. Ho fatto come coloro che dicevo di disprezzare: l'ho lasciato dentro una cartella di un computer e mi sono raggrinzita.  Una prugna. Orribile, non avete idea.  All'università è stato un crescendo di disastri di cui non so se qualcuno si sia mai davvero reso conto. Me compresa. Ho stretto amicizie che non mi bastavano, desiderosa com'ero di una chissà quale notorietà. Alcune le ho abbandonate per riprenderle in futuro. Le ho lasciate sotto il cuscino in attesa di risvegliarmi. Altre le ho tagliate via, strappate, tirate come si fa

Il Titolo di questo post è a vostra libera scelta

Avrete certamente notato... (no.) che sono bloccata sulla lettura di Shadowhunters... sì, non perché non mi piaccia, anzi... ma perché sono oberata d'impegni! Avrei voglia di scrivere migliaia di post a raffica, ma non ci riesco e comunque, se così facessi, non li leggerebbe nessuno...
Già, cosa dicevo? Mmm, impegni.
Non riesco neppure ad andare avanti a scrivere il libro che ho ripreso.
Santo cielo, la terza è difficile già alla seconda settimana!
Classe nuova, insegnanti bastardi (quasi tutti) e compagni che ancora non ci rivolgono la parola. Sto cominciando a prendere in considerazione l'idea che mi ha fatto presente lui: sono un'asociale.
Probabile, più probabile però, è che non abbia accettato di aver perso la mia vecchia classe e sia convinta di star vivendo un incubo. Tra poco mi sveglierò, perché non mi sveglio?
La prof d'inglese è una pazza, credo che lo siano tutte quelle d'inglese e di scienze. Hanno decisamente qualcosa che non va.
Ora messaggio con un migliaio di amici contemporaneamente che hanno bisogno di una mano, credo che tra poco mi spezzerò!
Nessuno pensa a me. Tutti ai loro innamorati e non capiscono che anch'io sono come loro. Io devo sempre cavarmela da sola, è un dato di fatto.
Io me la sono sempre cavata da sola, ma ogni tanto vorrei una parola di conforto al posto dei: "Come la conquisto?" o "perché fa così?".
Non sapete quanto speri mentre si apre una chat che sia lui, ma lui non c'è.
Però ci parlo dopo la scuola e ogni giorno aspetto quel momento.
Ogni mattina mi alzo pensando che scesa dalla macchina vedrò suo fratello e mi dirà che lui è vicino, ma non lo troverò perché una mia "amica" mi porterà via e andremo in una classe che odio per tre ore.
Finito il turno asfissiante di Godzilla che mi fanno fuori con domande su Pipino il Breve, c'è la ricreazione, altro tempo in cui vorrei vederlo, ma c'è sempre chi vuole che io faccia qualcosa. Io non riesco a dire di no: adoro aiutare.
Ma vorrei tanto lui. In men che non si dica, si ritorna in classe per altre due ore spese tra grafici, fisica e l'Inferno di Dante.



Poi si esce e lì non c'è niente che mi può fermare. Chiunque mi voglia parlare, voglia il mio aiuto non esiste più. Volo da un amico e scendiamo insieme la discesa fino all'autobus.
Lì aspetto paziente, tra imprecazioni di chi vuole essere aiutato ad accendere una sigaretta e della mia amica che deve andare a casa e non vuole aspettare.
Le dico di andare pure senza di me. Lei insiste nel restare.
Vorrei che se ne andasse, vorrei che se ne andassero tutti. Poi arriva ed è come se l'aria tornasse respirabile nonostante le nuvole dalle bocche dei fumatori e il gas di scarico degli autobus.
Quando c'è lo guardo negli occhi, non mi ricordo mai di cosa parliamo, mi dimentico di tutto, credo che potrei restare in quel momento per sempre.
Le mie ambizioni, la mia carriera, le mie amicizie, i miei trucchi amorosi rimangono in sospeso e mi basta il suo sorriso. Le nostre scarpe che si toccano l'un l'altra, l'elettricità statica che passa attraverso le braccia che si sfiorano.
Non ha lo stesso sguardo di quando siamo in mezzo agli altri, è buono, è sincero, è lo sguardo che sento mio. Come il suo essere un po' impacciato che altrimenti non avrebbe.
Adoro il suo buffo sorriso e le mani che non stanno se stare nelle tasche o sulle sue gambe o sulla mia spalla. Lo sguardo basso, timido che non è suo.
E pensare che io vivo ogni giorno aspettando questi 5 minuti e nemmeno me ne rendo conto.
Gli altri la chiamano: ossessione, io la chiamo: gioia di vivere.
Quando me ne vado voglio raccontare tutto al mio migliore amico, vorrei che fosse lì per dirmi che è felice della mia felicità, non per chiedermi favori, semplicemente per condividere la mia gioia.


Commenti

  1. ci sono tante sensazioni aggrovigliate in questo post la spontaneità con cui vongolo impacchettate... ho imparato molto dal mio scrivere e dagli altri che quando sento una cosa debbo sviscerarla altrimenti mi tormenta ma non tutti sono come me

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  2. E' brutto quando vorresti fare tante cose ma non ci riesci eh?
    ...Mi trovo nella tua stessa situazione -.-"
    E poi è ancor più brutto quando non puoi vedere lui...

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    1. Lo vedo, sono gli altri che me lo impediscono alcune volte.
      Ancora peggio

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  3. Come ti capisco...

    http://unlibroperdueamiche.blogspot.it/

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  4. Non è facile....pensare di poter condividere 5 anni con delle persone e poi trovarseli drasticamente ridotti....ti auguro di conoscer nuove persone in quella classe....e di poter presto rivedere lui!

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    1. Proprio così, non augurerei a nessuno la mia sorte >_<

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  5. mi sembra proprio che abbiamo molto in comune! Anche io aiuto tutti ma non sono mai aiutata da nessuno e se provo a confidarmi ottengo un "ok, ma come lo conquisto??" -.- lo so, non è facile, ma ogni tanto bisogna imparare a dire "no" e se sono veri amici quelli che ti chiedono aiuto capiranno. Anche perchè l'amicizia è fatta di dare e ricerevere, da ambo le parti.

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    1. Hai ragione, io infatti non li reputo veri amici. Solo mi lascio coinvolgere e portare via dai miei desideri di quell'istante (che sono sempre gli stessi in ogni istante...)...

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  6. @nto sono pagine di vita che tutte abbiamo vissuto - ovviamente come esperienza, chè poi le emozioni sono assolutamente personali! - e ti posso assicurare che le ricorderai per sempre, anche quando sarai più adulta e avrai altri cieli ed altre persone accanto... e questi ricordi saranno con te e ti strapperanno un sorriso, quando la vita - quasi sempre - non andrà bene come desideri...
    ah ma io spero tanto che questi ricordi tu possa ricordarli insieme a LUI!! :-)

    ps il post lo intitolerei "Inferno & Parasiso"

    bacio

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    1. Oh Scarlett!!! Sei troppo gentile! Troppo zuccherosa, vero? Mmm, già...
      Comunque il titolo è davvero perfetto O.O sul serio! :O

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